Concorso Presepi a Ivrea la polemica in un tweet

Secondo l'assessore Povolo il no delle scuole è "Probabilmente per non rischiare di urtare la sensibilità di bimbi appartenenti a fedi religiose diverse"

Concorso Presepi a Ivrea la polemica in un tweet
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Concorso Presepi a Ivrea la polemica in un tweet e nelle dichiarazioni dell'assessore all'istruzione Giorgia Povolo spiegando così il no delle scuole: "Probabilmente per non rischiare di urtare la sensibilità di bimbi appartenenti a fedi religiose diverse".

Concorso Presepi

Il concorso Presepi a Ivrea è finito nella bufera. La polemica è stata scatenata da un tweet di Gian Andrea Gaiani (ecco chi è seguendo il link). Poi da Bologna dove risulta essere Gaiani in base alle informazioni on line, è rimbalzata sui social dove si stanno scatenando le critiche.

Il caso politico

Patrocinata dal Comune l'iniziativa vede la partecipazione dell'associazione Esperti d'Africa. Chiesta la partecipazione delle scuole eporediesi, è stata però glissata. Motivo? Più di uno a sentire le scuole, premesso che in passato non si era mai svolta. "Probabilmente per non rischiare di urtare la sensibilità di bimbi appartenenti a fedi religiose diverse" ha dichiarato l'assessore all'istruzione Giorgia Povolo scatenando le critiche in città. Inevitabile la polemica politica ripresa infatti dalla Lega. A Ivrea  oltre tutto la consigliera di maggioranza fra i quattro esponenti del Consiglio comunale, Anna Bono, è conoscitrice dell'associazione (nel link un articolo pubblicato anni fa dove cita il lavoro dei volontari).

Le dichiarazioni di Povolo

"Il Presepe rappresenta il simbolo di un periodo magico, è il simbolo della nostra cultura, della nostra tradizione ma soprattutto della nostra fede religiosa e credo che tutti noi abbiamo il diritto ma anche il dovere di mantenere vive le nostre tradizioni. Crediamo tutti nella magia del Natale e in ciò che questa atmosfera di festa, di gioia è sempre riuscita a trasmettere in tutti noi ma soprattutto ai più piccoli. Abbiamo pensato così di creare un concorso che avesse proprio con oggetto il Presepe per avvicinare i bimbi ad un simbolo così importante. L’Associazione Italiana Esperti d’Africa, si è rivolta a noi con un progetto che rispecchiava pienamente il nostro desiderio, in quanto il progetto rivolto proprio alle scuole primarie e secondarie di primo livello vedeva il coinvolgimento dei giovani alunni nella progettazione e realizzazione di Presepi. Abbiamo così deciso di sposare l’iniziativa presentataci e l’Associazione ha ritenuto opportuno avere un incontro con le dirigenti scolastiche proprio per presentare l’attività “Concorso di Presepi nelle Scuole”. Abbiamo però percepito una forma di perplessità nell’appoggiare l’iniziativa, probabilmente per non rischiare di urtare la sensibilità di bimbi appartenenti a fedi religiose diverse. L’Associazione ha quindi ritenuto utile modificare in corso d’opera il progetto originale andando così a bypassare le Dirigenze scolastiche, ma rivolgendosi a tutti i gruppi di catechismo, parrocchie, e bimbi volenterosi di Ivrea e dintorni. In questo modo è nato così il progetto “Presepi in città, Concorso di Presepi a Ivrea” rivolto a tutti i bimbi di età compresa tra i 4 e i 13 anni. I bimbi sono invitati a realizzare Presepi utilizzando materiali di varia natura ma soprattutto la fantasia, Presepi che verranno esposti e votati da una giuria di esperti che eleggerà il vincitore che riceverà un bellissimo premio. L’Associazione ha presentato un progetto estremamente apprezzato proprio perché finalizzato a sviluppare nei nostri bambini quello che è il concetto della solidarietà e dell’integrazione. L’iniziativa vuole infatti creare idealmente un legame tra i bimbi del Canavese e i bambini Namibiani attraverso un’attività manuale e creativa: questo perché se ad Ivrea i bimbi si divertiranno a creare Presepi, presso l’orfanotrofio di Mammadù verranno preparate delle attività manuali e creative che verranno rese note durante la manifestazione. Ritengo che ciò sia un importantissimo progetto, una bellissima iniziativa che ci consente di tenere vive le nostre tradizioni ma soprattutto di portare un aiuto concreto migliorando un po’ le condizioni dei piccoli namibiani. I dettagli del progetto verranno comunque spiegati meglio nella conferenza stampa ancora da confermare ma che vorremmo pianificare il prossimo 10 dicembre".

Commenti
Giovanni Tabui

Ottimo articolo, esaustivo e molto ben commentato

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