Il caso politico

Continua la polemica sul Prgc a Ivrea

Accolte le osservazioni ed è bagarre in città

Continua la polemica sul Prgc a Ivrea
Pubblicato:

Continua la polemica sul Prgc a Ivrea a pochi giorni dal voto.

Continua la polemica

Sul Prgc a Ivrea continua la polemica a pochi giorni dal voto. Ad inizio settimana dalla coalizione di centro-sinistra, composta dai gruppi ad  in opposizione durante la consiliatura,  era stato diramato un comunicato stampa, stigmatizzando la situazione: in settimana sono state infatti approvate le osservazioni presentate dai cittadini e mancano pochissimi giorni al 14 e 15 maggio, quando si andrà alle urne.

Le critiche

"Un Piano Regolatore è l’espressione di una specifica volontà politica nei confronti dello sviluppo del territorio del Comune su cui il Piano stesso agisce. - quanto riportato nel comunicato stampa della coalizione di centro-sinistra - Il fatto che l’amministrazione Sertoli, in modo irrispettoso rispetto ad un galateo istituzionale che imporrebbe un atteggiamento completamente diverso, abbia deciso di approvare in Giunta la Proposta Tecnica del Progetto Definitivo alla soglia delle elezioni, costituisce una scorrettezza almeno per due motivi. Il primo è che le risposte alle osservazioni al piano possano essere state utilizzate in maniera strumentale a fini elettorali a vantaggio della giunta uscente e, soprattutto, perché consegna alla prossima amministrazione un piano sostanzialmente immodificabile costringendola – suo malgrado – a caricarsi dell’onere dell’approvazione finale senza poter incidere in nessun modo sui contenuti e gli obiettivi del piano stesso". E ancora: "Va quindi fatto pesare non il buon esito di una Giunta che porta a casa il PRGC, ma la scorrettezza istituzionale di soggetti oggi sparpagliati in mille liste, ma accomunati dal più ampio spregio delle buone prassi amministrative quanto mai opportune a pochi giorni da una competizione elettorale che vede tra i candidati oltre il Sindaco anche la Vice Sindaca e, soprattutto, l’Assessore all’Urbanistica".

L'assessore all'urbanistica

"Già nella fase preliminare ne erano state presentate 200, e già allora la minoranza aveva avuto da ridire - aveva dichiarato l'assessore all'urbanistica, respingendo le accuse, già all'inizio della campagna elettorale (intervista pubblicata il 26 aprile 2023 sul Giornale di Ivrea) - Oggi sono circa 78 in tutto. Ma immaginare di fare una campagna elettorale, lasciandole senza risposta, significa davvero inquinare la campagna elettorale, perché ogni candidato - e sono più di 200 - potrebbe andare da qualsiasi cittadino, che ha presentato un'osservazione, e dire “ci penso io a sistemarla”. E' assolutamente senza senso questa cosa. Poi va detto che le risposte alle osservazioni non sono di carattere politico, bensì tecnico. Un Prgc non ha una derivazione politica, ma vengono recepite norme composte peraltro da organi sovra comunali come la Regione". E ancora: "Sono i professionisti, non è l'Amministrazione comunale, a rispondere, applicando norme. Oltretutto non siamo ancora nemmeno all'adozione definitiva. Questa è la proposta tecnica del progetto definitivo, dopodiché ci sarà la conferenza in Regione, dove si siederà la prossima Amministrazione comunale, e poi il Prgc passerà in Consiglio comunale per l'adozione del progetto definitivo. E’ diritto dei cittadini avere una risposta alle loro osservazioni. Ci sono imprese che sono anni che aspettano di poter ampliare la propria sede e, di conseguenza, assumere anche nuovi lavoratori. Poi ci sono i singoli cittadini che devono fare piccoli ampliamenti, per esempio per fare la stanza al figlio. Non capisco davvero quale sia la paura e la preoccupazione. Le risposte sono curate dall'ufficio tecnico e nemmeno dagli estensori. Noi, ma questo fin dall'inizio, abbiamo sì dato un indirizzo, e cioè di accogliere tutte le osservazioni che ovviamente possono essere accolte. Ma perché c'era un problema di base sul Prgc 2000, approvato nel 2006, nato già vecchio. Tant'è che oggi è in applicazione il 25 per cento delle possibilità immobiliari. E ciò ha ingessato completamente il mercato e Ivrea non ha avuto alcuna crescita. In più l'abbiamo pure ereditato con un incarico sbagliato, in quanto era stato dato come variante “strutturale”, anziché “generale”. Quindi abbiamo pure dovuto risolvere questo problema, mentre l’Unesco chiedeva la salvaguardia della buffer zone (intorno alla core zone)". Perché non fermare l’iter? "Per cosa? Qualsiasi forzatura sarebbe giustamente bloccata in Regione. Fermarci per aspettare cosa? In questo modo il progetto definitivo può essere approvato entro il 2024, diversamente si perderebbe un altro anno. Perché? Perché le osservazioni diventino davvero tema di campagna elettorale? Noi ci prendiamo tutte le responsabilità, non diamo adito ad ambiguità. Servono tempi celeri. E certi".

Le osservazioni

E' sulle osservazioni approvate si sono scatenate nuove polemiche in città, perché tra le persone che le hanno presentate e se le sono viste approvare, c'è chi non nega la "gratitudine" verso l'assessore. Perché finalmente "si muove" un po' l'edilizia. Una riconoscenza che si trasformerà in preferenza?

 

Seguici sui nostri canali