Discarica abusiva a Leini: nuovo caso di abbandono rifiuti
Materassi, vernici e vetro in mezzo alla strada: via Osella trasformata in una discarica. Il Comune valuta l’uso di fototrappole e nuove campagne di sensibilizzazione

Discarica abusiva a Leini: nuovo caso di abbandono rifiuti. Materassi, vernici e vetro in mezzo alla strada: via Osella trasformata in una discarica. Il Comune valuta l’uso di fototrappole e nuove campagne di sensibilizzazione.
Discarica abusiva a Leini
Bottiglie di vetro, lattine di birra, secchi di vernice, un materasso e perfino un seggiolino d’auto per bambini. Il fenomeno dell'abbandono di rifiuti torna a colpire con nuovi episodi di degrado ambientale. Questa volta ad essere oggetto dello scarico abusivo è stata via Osella. Leinì non è nuova a questo tipo di episodi. Negli ultimi mesi del 2024, la cittadina era stata al centro di diverse operazioni delle forze dell'ordine che avevano portato alla denuncia di responsabili per aver lasciato rifiuti fuori dagli appositi contenitori, con casi documentati sia presso l'Ecocentro di via Volpiano sia in altre zone del territorio comunale.
Nuovo caso in via Osella
Gli ultimi episodi in via Osella confermano come il fenomeno non accenni a diminuire, nonostante i controlli intensificati. A percorrerla ci si trova di fronte ad un mosaico di degrado composto dall’abbandono di una varietà di rifiuti di vario genere: da bottiglie di vetro lasciate sull’asfalto, a sacchi d’immondizia gettati lungo il marciapiede fino a un materasso e altre suppellettili scaricate al centro strada. L'abbandono di rifiuti in aree urbane come via Osella crea un circolo vizioso di degrado e laddove c’è un sacchetto, dopo breve ci si trova di fronte ad una discarica abusiva.
Costi per il Comune
Al costo ambientale inoltre, si somma la spesa per la rimozione dei rifiuti che ricade inevitabilmente sulla collettività. I comuni si trovano infatti costretti a destinare risorse significative per interventi di bonifica straordinaria, sottraendo così risorse utili ad altri servizi essenziali. Ora le fototrappole, già utilizzate con successo per identificare i responsabili degli abbandoni presso l’Ecocentro, via San Maurizio e le aree poste dietro al cimitero, potrebbero essere estese ad altre aree sensibili come via Osella, oggi poco transitata e lontana dal centro abitato. Parallelamente, campagne di sensibilizzazione mirate potrebbero contribuire a modificare comportamenti ormai consolidati. Del resto la strada verso un territorio più pulito e vivibile passa necessariamente attraverso la responsabilizzazione individuale e collettiva.
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