Verolengo

Discariche a cielo aperto, tra i rifiuti abbandonati lana di roccia e amianto

A trovarli il vicesindaco Roberto Giglia.

Discariche a cielo aperto, tra i rifiuti abbandonati lana di roccia e amianto
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Discariche a cielo aperto, tra i rifiuti abbandonati lana di roccia e amianto. Come riportano i colleghi di Prima Chivasso, a trovarli il vicesindaco di Verolengo Roberto Giglia.

Discariche a cielo aperto

E’ un mercoledì pomeriggio di qualche settimana fa quando il vicesindaco di Verolengo Roberto Giglia decide di inforcare la sua bicicletta e di percorrere alcuni metri dalla sua abitazione in centro sino alla Colonia, un’area naturalistica lungo le rive del fiume Po. E lì scopre un’altra discarica a cielo aperto.

«Quando mi sono avvicinato ho subito visto che c’erano tantissimi sacchi neri – denuncia Giglia – Ne ho contati 16 che contenevano lana di roccia mentre negli altri dodici erano riposti calcinacci. Una vera vergogna, l’ennesimo. Perché non è la prima volta che questo accade. Anzi, ormai non si contano più le volte che con gli operai dobbiamo intervenire per rimuovere e ripulire tutto. Altri soldi delle casse comunali che vengono spesi perché qualcuno non smaltisce in maniera corretta i rifiuti ma preferisce abbandonarli nelle campagne o nelle piazzole».

Amianto lungo il Canale

Ma non è l’unico caso. Infatti, il vicesindaco denuncia anche l’abbandono di materiale pericoloso lungo le sponde del Canale Cavour, lungo la provinciale 90: «Anche in questo caso non è la prima volta che succede e anche in questo caso abbiamo già agito per rimuovere il tutto».
Una situazione veramente vergognosa alla quale l’Amministrazione comunale ha poche armi da usare per fermale. Giglia ha spiegato che stanno cercando di posizionare le telecamere anche nelle zone di campagna anche se ci sono delle difficoltà non indifferenti.

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