l'appello

Famiglia di Volpiano bloccata in Brasile dalla pandemia

Il padre: "Adesso è stata anche inviata una lettera al presidente della Repubblica Mattarella e mi auguro che questo possa in qualche modo smuovere qualcosa".

Famiglia di Volpiano bloccata in Brasile dalla pandemia
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Famiglia di Volpiano bloccata in Brasile dalla pandemia: mamma e due bimbi di 7 e 4 anni erano partiti per un improvviso problema famigliare.

Famiglia di Volpiano bloccata in Brasile dalla pandemia

Italiani bloccati in Brasile. Una situazione questa di cui si sta parlando molto in questi giorni e che vede coinvolti 1500 nostri connazionali.
Tra queste persone ci sono anche Beatriz, Valentina che ha 7 anni e frequenta la seconda elementare e non ha fatto più ritorno a scuola da dicembre e  Pietro, di 4 anni, moglie e figli di Rodrigo De Lima, giocatore e direttore tecnico della società L84 che vivono a Volpiano.

Il racconto del papà

E’ proprio Rodrigo che racconta ciò che stanno vivendo in questi giorni lui e la sua famiglia. «Noi siamo italo-brasiliani. Ho 35 anni e sono in Italia dal 2003 - inizia Rodrigo -   Il 27 dicembre Beatriz con i miei figli è partita per San Paolo per una situazione familiare delicata.
Sapevamo i rischi a cui saremmo potuti andare incontro e in questo momento “lo stiamo pagando”. Quando i miei familiari sono partiti per il Brasile gli spostamenti erano possibili e il loro rientro era previsto per il 31 gennaio 2021, ma purtroppo nel frattempo le cose sono cambiate e dal 15 gennaio è stato emesso un decreto dal Governo italiano che bloccava le partenze già dal giorno successivo. Il 17 febbraio entrerà in vigore un altro decreto e quindi la situazione potrebbe sbloccarsi e potrò ricongiungermi alla mia famiglia, ma ad oggi non ci sono certezze».

Nessun ripatrio previsto

«Sono consapevole del fatto che la situazione Politica italiana e la pandemia in atto non sono affatto d’aiuto per questa situazione - prosegue Rodrigo - comprendo le motivazioni del decreto e lo rispettiamo, ma è evidente che questa situazione si è verificata solo in Italia perché, negli altri paesi europei è previsto il rimpatrio dei propri connazionali o residenti. Mi auguro che con il nuovo decreto la situazione si sblocchi».

L'appello

Rodrigo rivolge un appello perché lui e   tutti gli italiani che si trovano nella sua situazione possano riabbracciare al più presto i loro cari: «Non ti aspetti di poter raggiungere la famiglia in Brasile e poi di non poter più fare ritorno. Adesso è stata anche inviata una lettera al presidente della Repubblica Mattarella e mi auguro che questo possa in qualche modo smuovere qualcosa. Siamo in molti in questa situazione quasi inverosimile e mi rendo conto di essere fortunato perché c’è anche che sta rischiando di perdere il posto di lavoro oppure c’è chi ha necessità di rientrare a casa per poter proseguire le cure mediche».

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