Gioco d'azzardo, in Piemonte quadruplicata l'evasione nell'ultimo anno
Dall'entrata in vigore della legge regionale i dati sono sconfortanti.

Gioco d'azzardo, il rapporto presentato dalla guardia di finanza mostra dati allarmanti: quadruplicata l'evasione dall'entrata in vigore della legge regionale.
Gioco d'azzardo
Aumento dell’evasione legata al gioco d’azzardo, passata dai circa 950 mila euro nel 2017 a quasi 4,5 milioni nel primo semestre del 2018: è il dato sulla regione Piemonte evidenziato dal generale Giuseppe Grassi, comandante regionale della Guardia di Finanza, durante l'incontro organizzato per fare il punto sull’applicazione della legge regionale di contrasto alla ludopatia, i cui effetti sono entrati in vigore nel novembre del 2017.
I dati 2018
«Il volume dell’evasione è aumentato anche perché da parte nostra è stata raffinata la capacità operativa e di intervento, che avviene in maniera molto mirata», ha sottolineato il generale Grassi. Lo scorso anno, riferisce Agipronews, i controlli delle Fiamme Gialle sul settore sono stati 246 e hanno permesso di accertare 71 irregolarità, sette punti clandestini, di elevare 536 verbali e di sequestrare circa 2400 apparecchi. Dall’inizio del 2018 ad oggi, i controlli sono stati 236, le irregolarità accertate 52, i luoghi clandestini due, i verbali 440 e i sequestri di terminali 98. - spiegano dalla Gdf - Per quanto riguarda la legge regionale, le violazioni sono state 35: ventidue per quanto riguarda il rispetto delle previste distanze dai luoghi sensibili e tredici sugli orari. «Le violazioni più frequenti riguardano le alterazioni dei flussi telematici e le cosiddette doppie schede di gioco, ma grazie a sofisticati software siamo in grado di risalire i dati non comunicati. Il volume di gioco non registrato, viene solitamente dirottato all’estero, in paesi dell’Est Europa o mediterranei, come Cipro e Malta», ha concluso il generale.
Il commento del consigliere PD Cassiani
«I dati dimostrano il fallimento della legge regionale sulla ludopatia: non diminuiscono le somme giocate, aumentano altre forme di gioco e soprattutto si favorisce la criminalità organizzata che sta ritornando a gestire il gioco illegale». Netto il parere di Luca Cassiani, consigliere regionale Pd. «Quanto accertato - prosegue - è la punta di un iceberg di un sommerso che sta assumendo proporzioni enormi. Senza contare che all'evasione si accompagnano vari fenomeni di illegalità, compreso il riciclaggio».
Il commento del consigliere Astro Rossi
«Finalmente abbiamo dei dati certi: l'evasione fiscale nei giochi è quintuplicata in Piemonte nei primi 10 mesi del 2018, rispetto al 2017, nonostante l'entrata in vigore della Legge regionale - tuona Luciano Rossi, consigliere della regione Piemonte di Astro, associazione dei gestori di gioco lecito -. A questo punto, come associazione, chiediamo di ricevere dalle ASL piemontesi dati certi anche sui pazienti in cura in regione per problemi di ludopatia, dati che possano essere comparati con quelli degli anni precedenti per conoscere l'effettiva entità del problema. In questi mesi dall'entrata in vigore della legge è stato dimostrato che la spesa nel gioco non è diminuita, e oggi si scopre che è aumentata anche l'evasione fiscale, una perdita macroscopica per le casse dello stato».