Gli animalisti criticano la battaglia delle arance: "E' sfruttamento dei cavalli"

Ivrea. Gli animalisti in una lettera al Comune e alla Fondazione dello Storico Carnevale hanno nuovamente contestato lo "sfruttamento" dei cavalli in occasione del Carnevale.

Gli animalisti criticano la battaglia delle arance: "E' sfruttamento dei cavalli"
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Ivrea. Gli animalisti in una lettera al Comune e alla Fondazione dello Storico Carnevale hanno nuovamente contestato lo "sfruttamento" dei cavalli in occasione del Carnevale.

Ivrea. Gli animalisti in una lettera al Comune e alla Fondazione dello Storico Carnevale hanno nuovamente contestato lo "sfruttamento" dei cavalli in occasione del Carnevale. Ricordando come lo stesso nome della città Ivrea, ossia la romana Eporedia, e, forse, la più antica Yporeda, dalla divinità celtica Epona (proprio legata al culto del cavalli), oltre alla desineza reda che in gallico voleva dire carro (non a caso la dea dei Celti era raffigurata anche con un cocchio), evidenziando in questo modo le radici di una tradizione equestre immemorabili nella storia del luogo, hanno così stigmatizzato: "Non è necessario essere particolarmente sensibili ai diritti animali per accorgersi che la presenza dei cavalli nella battaglia delle arance sia inopportuna ma purtroppo resiste in nome di quella tradizione sempre più difficile da accettare che vede gli animali sfruttati incessantemente in queste feste di durata secolare senza curarsi dei loro diritti e della loro dignità". Per poi concludere: "Mi auguro che prima o poi arrivi a Ivrea un’Amministrazione Comunale che mostri la dovuta sensibilità per questi schiavi del divertimento umano e cancelli per sempre questa forma di sfruttamento indegna del XXI secolo". Come hanno già controbattuto in molti alle critiche degli animalisti: "Non sono mai stati all'evento, anche perché prima dell'inizio della battaglia nei tre giorni di tiro, gli animali vengono accuratamente visitati dai veterinari dell'Asl, e sono costantemente assistiti per tutta la durata della battaglia". Insomma, le critiche degli animalisti per gli eporediesi, e non solo per gli amanti del carnevale, sono infondate.

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