IN Città Metropolitana prosegue la bagarre sulla bocciatura del corso linguistico al Moro, il Pd: "I Grillini continuano a sbagliare"

Rivarolo. "Chiara Appendino e la sua squadra di consiglieri Cinque Stelle senza maggioranza continuano a sbagliare: assumono decisioni in solitudine, senza confrontarsi né con il Consiglio metropolitano dove non hanno i numeri per governare né tantomeno con il territorio".

IN Città Metropolitana prosegue la bagarre sulla bocciatura del corso linguistico al Moro, il Pd: "I Grillini continuano a sbagliare"
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Rivarolo. "Chiara Appendino e la sua squadra di consiglieri Cinque Stelle senza maggioranza continuano a sbagliare: assumono decisioni in solitudine, senza confrontarsi né con il Consiglio metropolitano dove non hanno i numeri per governare né tantomeno con il territorio".

Rivarolo. "Chiara Appendino e la sua squadra di consiglieri Cinque Stelle senza maggioranza continuano a sbagliare: assumono decisioni in solitudine, senza confrontarsi né con il Consiglio metropolitano dove non hanno i numeri per governare né tantomeno con il territorio". Il caso questa volta è la decisione di bocciare alcune proposte per istituire nuovi corsi nei licei   sul territorio, tra cui quello linguistico al Moro di Rivarolo. Il capogruppo di Città di Città Vincenzo Barrea e il consigliere Alberto Avetta hanno presentato oggi un'interrogazione urgente per segnalare che non solo i Gruppi consiliari della città metropolitana, ma nemmeno i sindaci, nè i rappresentanti delle zone omogenee, nè tantomeno insegnanti o famiglie sono stati coinvolti nelle decisione assunte. "Abbiamo appreso esclusivamente dalla lettura dei settimanali locali, in particolare del Canavese e del Chivassese, delle decisioni assunte dalla Città metropolitana di Torino di bocciare alcune richieste territoriali relative all'istituzione di licei" scrivono Barrea e Avetta che aggiungono: "Molti sindaci hanno lamentano di non essere stati nemmeno ascoltati  e centinaia di famiglie e di studenti lamentano decisioni centralizzate e penalizzanti, non condivise sui territori". I rappresentanti del Pd hannno ribadito: "Chiediamo ad Appendino di spiegarci i criteri che i suoi consiglieri hanno adottato per decidere e come pensano di rispondere agli studenti che sono costretti a rinunciare alla loro preferenza  solo perchè abitano in una zona piuttosto che in un'altra".

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