Ivan storia di un bambino dato in adozione contro la volontà dei genitori
Tutta la storia della dolorosa adozione di Ivan Cibrario.
Ivan storia di un bambino strappato alla sua famiglia, ora le sorelle lo cercano.
Ivan storia di un adozione dolorosa
La storia di Ivan e della sua adozione è un capitolo molto doloroso nella storia della famiglia Cibrario. Il padre, Arturo, è morto lo scorso gennaio con il cuore rotto dalla perdita del figlio di appena cinque anni.
La storia di Ivan è la storia di un bambino letteralmente strappato agli affetti della sua famiglia. Molti in questi giorni in cui vi abbiamo chiesto aiuto per ritrovare Ivan si sono lasciati andare a commenti e congetture sulla vicenda, sostenendo che quell'uomo dovesse essere lasciato in pace perché una famiglia "vera" adesso ce l'aveva, a sottolineare che la sua famiglia d'origine non meritasse più di riabbracciarlo.
La famiglia Cibrario
La storia di Ivan e della sua famiglia, invece, è una storia di povertà e dolore.
Il 16 gennaio 1975 in un ospedale di Torino nasce Maria Elena, primogenita di Arturo Cibrario e Piera Chillot, la coppia è felice, il sogno di una famiglia è finalmente realizzato. Un anno più tardi, il 25 giugno 1976 arriva anche Laura, la felicità è alle stelle. Mamma Piera, casalinga, si occupa di crescere le bambine in una piccola casetta a Balangero, mentre papà Arturo lavora come catramista. La famiglia però non è ancora completa, la coppia desidera tanto un altro figlio e il 19 giugno 1979, a Ivrea, nasce finalmente Ivan.
Il padre perde il lavoro
Un giorno però viene detto ad Arturo, che per lui e altri suoi colleghi nell'azienda dove erano impiegati non c'era più lavoro. Comincia così il periodo di crisi della famigliola di Balangero che da qualche tempo si era trasferita a Ciriè. L'uomo cerca disperatamente una nuova occupazione ma trova solo porte chiuse. Mamma Piera e papà Arturo, adesso disoccupato, pensano come prima cosa a mettere al riparo i loro figli e chiedono aiuto agli assistenti sociali. I tre figli, Maria Elena, Laura e Ivan vengono subito strappati ai genitori e portati in collegio: le due sorelle a Pessinetto, Ivan a Viù.
In collegio
Tutti e tre vengono dichiarati adottabili senza il consenso della famiglia. Il dolore è immenso. I genitori vanno continuamente a trovare i figli e le sorelle vengono portate da Ivan ogni 15 giorni. E' durante questi colloqui che Elena ricorda: "Quando andavamo a trovarlo lui chiedeva a mio papà quando finiva di costruire la casa e mio papà gli rispondeva che mancava un mattone.... non poteva certo dirgli la verità, ma lui soffriva e questo dolore se l'è portato nel cuore fino alla fine".
L'adozione
Ivan rimase poco tempo in collegio, nel 1984 venne adottato, aveva cinque anni. Gli assistenti sociali dissero ai genitori che la famiglia adottiva era di Torino o Balangero. Le due sorelle fortunatamente non vennero adottate e rimasero in collegio ancora tre o quattro anni poi riuscirono a tornare a casa fra le braccia dei loro genitori.
Papà Arturo e mamma Piera non si sono mai dati pace. Hanno vissuto nel dolore per anni. Le sorelle sognano ancora di poter riabbracciare il fratello minore e hanno lanciato un appello. Speriamo che tutto questo, che rivivere un dolore così grande possa finalmente servire a far rincontrare Ivan alla sua famiglia.
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