Sfogo via Social

La notte insonne di Cirio e quei dati che non tornano...

Il Governatore all'alba ha pubblicato uno sfogo contro il Governo e la decisione di classificare il Piemonte zona rossa.

La notte insonne di Cirio e quei dati che non tornano...
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La notte insonne di Cirio a ripensare i dati (vecchi) per i quali il Governo ha decis.o di chiudere il Piemonte nella zona rossa.

La notte insonne di Cirio

Si è svegliato all'alba, quest'oggi sabato 7 novembre 2020, come fa quasi tutte le mattine, il governato del Piemonte Alberto Cirio. Lo testimonia l'ora del post sulla sua pagina Facebook: ore 6.15. C'è ci potrebbe obiettare che il messaggio che ha affidato all'etere possa essere stato programmato, ma non piace pensare - vista la drammaticità del momento - che non sia questo il caso.

Lo sfogo

Un messaggio affidato ai social nel quale il scrive: "È mattina presto, ma vi confesso che questa notte non ho dormito. Ho passato le ore a rileggere i dati, regione per regione, a cercare di capire come e perché il Governo abbia deciso di usare misure così diverse per situazioni in fondo molto simili. Perché si sia voluto assumere scelte così importanti sulla base di dati vecchi di almeno 10 giorni".

Ignorato l'indice Rt

Ancora il numero uno della Giunta Regione nel suo pensiero a voce alta: "Perché il netto miglioramento dell’Rt del Piemonte (sceso nell’ultima settimana grazie alle scelte di prudenza che la Regione aveva già saputo adottare) non sia stato preso in nessuna considerazione. Perché per regioni con situazioni gravi si sia usato un metro diverso. Voglio che mi si spieghi la logica di queste scelte. Il rispetto delle istituzioni fa parte della mia cultura. Ed io rispetto lo Stato. Ma anche il Piemonte merita rispetto. Lo meritano i Piemontesi e le tante aziende che forse non riapriranno. Ed io per loro pretendo dal Governo chiarezza". Un post nel frattempo che sta diventando virale nella piattaforma con decine di migliaia di visualizzazioni e interazioni.

Il Ministro Speranza

Proprio ieri in Parlamento c'è stata l'Informativa del Ministro Roberto Speranza su dati e criteri seguiti per la collocazione delle Regioni italiane nelle aree rossa, arancione e gialla, previste dal DPCM del 3 novembre 2020, parole che non hanno convinto Cirio e con lui buona parte della popolazione piemontese. "Le regioni - ha spiegato il titolare del Dicastero alla Salute  - alimentano i dati con cui la cabina di regia effettua il monitoraggio dal mese di maggio. Nella cabina di regia ci sono tre rappresentanti indicati dalle regioni. È surreale che anziché assumersi la loro parte di responsabilità ci sia chi faccia finta di ignorare la gravità dei dati che riguardano i propri territori. Serve unità e responsabilità. Non polemiche inutili".

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