Trasporti

La Regione conferma l’impegno per l’elettrificazione della Rivarolo-Pont

Al momento che l’elettrificazione sarà completata, anche il tratto tra Rivarolo e Pont passerà sotto la gestione di Trenitalia.

La Regione conferma l’impegno per l’elettrificazione della Rivarolo-Pont
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Il consigliere regionale Mauro Fava: “Il bilancio della Regione conferma l’impegno finanziario per l’elettrificazione della Rivarolo-Pont, un’opera strategica per lo sviluppo e il rilancio del collegamento ferroviario verso Torino”.

Elettrificazione della Rivarolo-Pont

La Regione conferma il progetto di elettrificazione della Rivarolo-Pont. E a breve sarà organizzata una seduta della commissione regionale Trasporti per fare il punto della situazione sulle linee ferroviarie regionali oggetto di lavori di miglioramento.

Opera strategica

“La conferma dell’impegno della Regione sta a significare che si è deciso di puntare su quest’opera, il cui lavoro di progettazione sta andando avanti secondo i tempi previsti – commenta il consigliere regionale della Lega e presidente della commissione Trasporti Mauro Fava -. Quest’autunno questa fase dovrebbe essere ultimata, dopo di che si passerà alla cantierizzazione. Dal momento in cui partiranno i lavori, si stima un periodo di 22 mesi per il completamento e i successivi collaudi. Entro la fine del 2023, se non ci saranno intoppi, la linea elettrica dovrebbe essere in funzione sino a Pont”.

Eliminazione passaggi a livello

La realizzazione dell’opera prevede anche l’eliminazione di diversi passaggi a livello. “La riduzione del numero di passaggi a livello è fondamentale, sia per ragioni di sicurezza sia per velocizzare la tratta. Diversamente non si potrebbe ottenere un miglioramento davvero apprezzabile dei tempi di percorrenza rispetto a quelli dei locomotori diesel – precisa Fava –. Al momento che l’elettrificazione sarà completata, anche il tratto tra Rivarolo e Pont passerà sotto la gestione di Trenitalia, che sta andando avanti con il suo programma di rinnovamento della flotta di treni operanti sul Sistema ferroviario metropolitano. Fino ad allora, gli utenti dovranno pazientare e la tratta continuerà ad essere servita da bus sostitutivi”.

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