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La sezione della Lega di Leinì presente all'evento “I colori della pace contro il buio del Fascismo”

Organizzato dalla locale ANPI, per ricordare la marcia su Roma che diede avvio al tenebroso ventennio fascista

La sezione della Lega di Leinì presente all'evento “I colori della pace contro il buio del Fascismo”
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La sezione della Lega di Leinì presente all'evento “I colori della pace contro il buio del Fascismo”

Organizzato dalla locale ANPI

Anche la Sezione della Lega di Leini ha partecipato all’evento di Giovedì 27 Ottobre, organizzato dalla locale ANPI per ricordare la marcia su Roma che diede avvio al tenebroso ventennio fascista.
“Questa data deve rammentare a tutti l’importanza di due valori fondamentali, la presenza e il dialogo - commenta Sara Garino, Segretario politico della Lega leinicese - essere presenti, non solo fisicamente, vuol dire essere consapevoli e attenti, presenti nella Storia e in grado di esercitare quello spirito critico che solo può arginare le dittature (di qualunque tipo), i regimi e la prepotente soppressione delle libertà di chi pretende di imporre un pensiero unico, omologato e omologante”. In questo senso, continua Garino, “il dialogo è uno strumento di pace, e chiunque tenti di soffocalo, di zittire l’altro, di ‘marciare’ sui valori democratici, attenta pericolosamente al senso stesso di comunità. La Lega è antifascista da sempre, trovando nell’ascolto del Territorio la propria identità primigenia e fondativa”.

Presente anche l'On. Giglio Vigna

Non ha fatto mancare la propria presenza l’Onorevole Alessandro Giglio Vigna, riconfermato a Montecitorio per un secondo mandato: “se molta parte del Paese nel 1922 fu d'accordo o non si oppose attivamente alla presa del potere da parte del Partito fascista, l'incredibile esperienza della Resistenza costituì l’espiazione della colpa per l'ingnavia generalizzata dei primi anni del Ventennio. Da Rappresentante di questo Territorio mi preme ricordare come la lotta della Resistenza sia stata importante in Piemonte, e in particolare in questa parte di Piemonte”. “Questa sera (ndr)”, continua il Deputato leghista, “ci troviamo a Leinì; a 20 chilometri dalle Valli di Lanzo, che conobbero l'esperienza della Repubblica Partigiana delle Valli di Lanzo, la quale durò addirittura più della maggiormente nota Repubblica Partigiana dell'Ossola, e a 20 chilometri da Chivasso, luogo della omonima Carta dei Partigiani Federalisti delle Valli Alpine”.
Un richiamo poderoso e significativo quello di Giglio Vigna, che conclude sottolineando quanto “la Carta di Chivasso ci ricorda come la Resistenza e l'Antifascismo siano stati un’esperienza collettiva del popolo italiano, in cui trovarono spazio Partigiani Rossi, Bianchi, Valdesi e appunto Federalisti”.
A dimostrare il valore dell’Antifascismo calato nella realtà concreta della dedizione al Territorio, riportiamo le dichiarazioni di Astrid Sento, Vice-responsabile organizzativo della Lega in Piemonte, presente alla manifestazione leinicese. “Da sempre il mio partito, la Lega, ha nel suo DNA la libertà dei popoli e delle loro identità, in totale contrasto con l'ideologia fascista. L'identità appunto, il campanile, il Municipio, la Regione sono alcuni dei nostri cardini, ed è evidente che il Fascismo sia l'antitesi di tutto questo. Noi difendiamo le piccole patrie, le autonomie locali, i vari livelli di Governo del Territorio. Per questo siamo contenti che la Sezione di Leinì della Lega abbia voluto aderire a questa importante manifestazione dell'ANPI locale”. “Nella passata Legislatura”, prosegue Sento, “c'è stato il taglio dei Parlamentari, che ha poi visto molti Territori lasciati senza rappresentanza in Parlamento: la contropartita non può essere nient'altro che l'Autonomia regionale, viatico per dare alle Amministrazioni locali più poteri rispetto alla Stato centrale”.
Un ulteriore messaggio è arrivato anche dal Consigliere regionale del Piemonte Andrea Cane: “essere antifascisti comporta il negare – con i fatti – tutto ciò che il Fascismo affermava, la violenza, la chiusura, la tracotanza di chi è convinto di poter ancora oggi trasformare le istituzioni e i luoghi della nostra Democrazia in un bivacco di manipoli. Dove spesso si urla, si strepita, dimenticandosi di essere lì per servire il bene collettivo, la propria comunità, il Territorio, la ‘marcia’ verso un orizzonte di piena realizzazione personale e comunitaria”. “Dopo due anni di pandemia e ora in piena guerra russo-ucraina”, continua ancora Cane, che in Regione è anche Vicepresidente della Commissione Sanità, “questi valori assumono importanza ancora maggiore per chi si occupa di amministrazione, perché le Persone hanno bisogno di risposte, di fiducia. E la fiducia può scaturire solo dall’ascolto, dalla disponibilità democratica a esserci, e a fare cose concrete. Come Lega, il lavoro di questi anni in Consiglio Regionale è stato instancabile: proseguiremo con rinnovato impegno, senza mai fermarci”.
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