L'intervento

La toponomastica «inganna» camion e ambulanze

Il sindaco Pasquale Mazza: «È un grave problema. Il 2025 sarà l’anno della toponomastica»

La toponomastica «inganna» camion e ambulanze
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La toponomastica «inganna» camion e ambulanze

L’anno della toponomastica

«Il 2025 sarà l’anno della toponomastica»: un’affermazione che suona come uno slogan e che nelle prime settimane dell’anno nuovo è già quasi diventato un «mantra» per il sindaco di Castellamonte Pasquale Mazza. Il quale ha pronunciato tale dichiarazione di intenti in almeno due occasione significative: in sede di intervista rilasciata a «Il Canavese» circa i risultati del 2024 e i principali obiettivi dell’anno appena iniziato, e durante l’ultima seduta del Consiglio comunale (nonché la prima del 2025). Ma cosa intende il primo cittadino quando parla di “anno” della toponomastica e quale problematica, nello specifico, si vuole risolvere? Beh, si tratta della necessità di andare a mettere ordine in una situazione in cui la denominazione delle strade e delle vie, così come la numerazione civica esterna, risulta spesso poca chiara, causando più di un disagio. Una criticità annosa che riguarda in particolare le frazioni, ma non solo: episodi problematici legati ad una certa confusione negli indirizzi si sono verificati ultimamente anche nel capoluogo.

L'episodio

Solo due settimane fa, mercoledì 8 gennaio, un camion è rimasto bloccato in una via nei pressi di Palazzo Antonelli per un equivoco nella destinazione da raggiungere: «In quel caso, alla base del disguido sono state le indicazioni fornite da Google Maps, che ha portato l’autista in un luogo diverso e distante da quello in cui sarebbe dovuto arrivare, nonostante l’indirizzo inserito fosse quello corretto – ha raccontato Mazza – Certo, a volte sarebbe utile anche seguire i cartelli stradali».

Nelle frazioni

Nelle frazioni, invece, le carenze della toponomastica si rendono particolarmente evidenti soprattutto durante le emergenze: «Quando le ambulanze devono raggiungere le nostre frazioni il più delle volte è un disastro: si va sempre ad aspettare i soccorsi sulla strada principale, il che spesso può far perdere del tempo e portare delle problematiche», ha aggiunto il sindaco.

«Abbiamo un problema»

Insomma, «è evidente che abbiamo un problema, e i problemi vanno risolti. Abbiamo già effettuato i rilievi per quanto riguarda lo stato di fatto, adesso andremo a confrontarci con i rappresentanti delle frazioni e poi potremmo partire con un lavoro che sarà lungo e oneroso sia per l’ufficio tecnico, sia per l’anagrafe. Per questo chiediamo la collaborazione dei cittadini; ma d’altra parte sono i cittadini stessi che ci hanno sollecitato a intervenire sotto questo profilo», ha concluso il primo cittadino.

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