Una storia che fa riflettere...

La volpe Gina è diventata la mascotte di Ingria

Un'amicizia nel pieno rispetto dello spirito "selvatico" dell'animale, che ha molto da insegnare.

La volpe Gina è diventata la mascotte di Ingria
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Un'amicizia che si sta consolidando con il paese. La volpe Gina è diventata la mascotte di Ingria.

La volpe Gina è diventata la mascotte di Ingria

E’ diventata ormai una «presenza costante» in paese. Tanto che nelle settimane passate addirittura è divenuta uno dei simboli della comunità della Valle Soana, meritandosi uno splendido murales che la ritrae e che oggi fa bella mostra di sé lungo la Provinciale che caratterizza la zona. «Gina», come è stata ribattezzata, è la volpe che ormai da diverso tempo fa tappa fissa ad Ingria e che è diventata una presenza familiare per molti residenti. I quali, ormai conoscendola e sapendo le sue «abitudini» ed il suo comportamento, hanno imparato ad apprezzarla, a volerle bene ed a darle perché no anche un po’ di sostegno.

Il "primo incontro" circa due anni fa...

«La prima volta che l’abbiamo vista sarà stato circa 2 anni fa - spiega Kiki, francese, che per alcuni mesi all’anno vive nella casa di famiglia originaria delle montagne canavesane - Era piccola, non avrà avuto più di un anno». L’animale era alle ricerca di qualcosa per rifocillarsi: «E’ vero che non si dovrebbe dare cibo alle bestie selvatiche - continua Kiki nel suo commento - ma abbiamo intuito che aveva bisogno ed allora abbiamo messo un po’ di cibo fuori. Non lo facciamo sempre, perché se no il rischio sarebbe quello di farle perdere la capacità di cavarsela da sé. Piano piano, “Gina”, come l’abbiamo ribattezzata, anche se va detto che non sappiamo se è maschio o femmina, è tornata a trovarci ed è diventata una presenza gradita e discreta».

Un bel rapporto di fiducia tra animali ed esseri umani

Si è instaurato via via un rapporto fatto anche di una fiducia crescente. «E’ nato qualcosa di bello e di profondo, perciò abbiamo finito per volere bene a “Gina”. Se mi fermo a riflettere mi fa pensare al libro “Il piccolo principe”, al valore dell’amicizia, di quanto debba essere apprezzato il mondo. Il rapporto tra uomo e l’animale».

Non sono mancate le critiche, ma...

Non sono di certo mancate le critiche: «C’è chi mi ha detto che è pericoloso, che non è giusto creare un’amicizia con un animale che è selvatico, ma anche dannoso. Io mi sono permesso semplicemente di rispondere che basta vedere la storia: se l’uomo del passato non si fosse avvicinato al lupo, e avesse creato con un lui un rapporto diretto, oggi noi non avremmo la fortuna di avere vicino amici speciali come i cani. Qui comunque nessuno di noi vuole “addomesticare” la volpe. Si è creato qualcosa di bello e di naturale, viviamolo finché sarà possibile, senza nessun scopo diverso».

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