La realtà fornese lavora per il bene per i giovani

L'Associazione Gemelli ADHD ha bisogno di una mano concreta

Due i progetti portati avanti, una biblioteca-ludoteca ed un centro diagnosi in Canavese.

L'Associazione Gemelli ADHD ha bisogno di una mano concreta
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Il gruppo fornese alle prese con due importanti progetti. L'Associazione Gemelli ADHD ha bisogno di una mano concreta.

L'Associazione Gemelli ADHD ha bisogno di una mano concreta

Un progetto che si evolve per essere sempre più punto di riferimento per le famiglie dei bambini che sono affetti dalla sindrome Adhd. E’ quello sviluppato, nel recente passato, in quel di Forno da Laura Lorenzini, mamma di due gemelli che quotidianamente affrontano questo tipo di disturbo, la quale sta continuando a lavorare per il bene dei suoi ragazzi, ma anche per dare un aiuto concreto a tante madri e tanti padri sparsi in tutta Italia. In tal senso, dopo che il gruppo da lei creato è diventato da 6 mesi a questa parte un’associazione no profit con tutti i crismi, ora l’altocanavesana, con l’ausilio di suo marito Marco e dei suo ragazzi Matteo ed Alessio, sta portando avanti due iniziative di alto profilo.

Una biblioteca-ludoteca nel territorio del Canavese

«La prima è quella di creare una biblioteca-ludoteca nel territorio del Canavese che possa essere da supporto a tutti i giovanissimi che hanno a che fare con questa problematica. Nelle settimane scorse ho lanciato un appello affinché si potessero raccogliere libri o giochi. La risposta è stata impressionante ed adesso ho casa che letteralmente “esplode” da quanto materiale è stato donato. Ora, però, necessitiamo di un aiuto dalle Amministrazioni comunali della zona: occorre uno spazio dove poter creare questo luogo di incontro. Purtroppo essendo una realtà no profit abbiamo risorse molto limitate, che non ci permettono di nostro al momento di affittare la struttura e renderla realtà».

Serve sostegno da parte anche delle amministrazioni

Ecco allora che Laura e l’associazione «Gemelli ADHD» lanciano un appello a sindaci, assessori, ma anche a privati: «Stiamo sondando il terreno e qualcuno si è anche mosso per darci una mano, ma i tempi rischiano di essere piuttosto lunghi. Ecco perché approfittiamo di queste colonne per chiedere se ci fossero persone ed Amministratori che vogliono raccogliere la nostra richiesta».

Un centro per diagnosi e supporto per questo tipo di sindrome

Però c’è pure un secondo progetto, ancora più grande e importante: «Il sogno sarebbe di realizzare in Canavese un centro per diagnosi e supporto per questo tipo di sindrome. Senza dubbio negli ultimi anni abbiamo fatto tanto, grazie ad internet, per mettere a contatto genitori e medici, realizzando corsi e lezioni online che hanno dato e danno un supporto enorme. Però ci sono anche delle situazioni che andrebbero affrontate «dal vivo», in strutture adeguate, che adesso come adesso sono troppo distanti da noi».

Serve l'aiuto di comuni e privati

Ecco, allora, l’idea di provare a sondare il terreno per riuscire a fare un passo avanti anche in questa direzione: «Sappiamo che ci vuole non solo disponibilità, ma anche fondi per sostenere dei progetti come quelli che abbiamo in cantiere - dice Laura Lorenzini - Stiamo provando a rendere ogni situazione realizzabile. Se ci fossero persone, enti od associazioni che vogliono sostenere la causa di “Gemelli ADHD” possono contattarci al 349-4661194, oppure visitare il sito www.gemelliadhd.it, od ancora scriverci a pr@gemelliadhd.it. Invece se qualcuno volesse sostenere con delle donazioni quelle che sono le nostre iniziative, a partire appunto dalla realizzazione di una ludoteca, l’iban è IT 21 U0200 830860000106113198. Sin da ora diciamo grazie a chi crederà in tali progetti, che hanno lo scopo di sostenere i molti giovani affetti dalla sindrome e tutte le persone che con loro lottano ogni giorno».

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