Raccolta firme

Legge Stazzema: Cintano è il paese più "antifascista" della Valle Sacra

Contini: "Essere antifascista e nazista non ha nulla a che vedere con l’ideologia politica. Si può essere di destra o di sinistra".

Legge Stazzema: Cintano è il paese più "antifascista" della Valle Sacra
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Chiusa la raccolta firme per la proposta di Legge di iniziativa popolare «Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti». Cintano è il paese più "antifascista" della Valle Sacra.

Legge Stazzema

Sono passati quasi 80 anni dalla caduta del regime fascista e del nazismo, ma non è difficile ancora oggi imbattersi, soprattutto nella piazza virtuale di internet, in post e messaggi inneggianti ad una delle pagine più buie della storia dell’Italia e dell’Europa. Per questo alle nostre latitudini è nata la proposta di Legge di iniziativa popolare «Norme contro la propaganda e diffusione di messaggi inneggianti a fascismo e nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti». E’ stato possibile firmare e aderirvi fino al 31 marzo scorso pure presso tutti i Comuni del Canavese. A promuovere l’iniziativa, a livello nazionale, un comitato presieduto da Maurizio Verona, sindaco di Stazzema, piccolo comune in provincia di Lucca tristemente famoso per il tragico eccidio compiuto dai soldati nazisti, che all’alba del 12 agosto del 1944 trucidarono 560 persone, tra cui 130 bambini. si tratta senza dubbio di una delle più sanguinose stragi compiute dagli occupanti tedeschi nel nostro Paese.

Cintano il paese più antifascista della Valle

Mentre nel nostro territorio, dove in passato tanti partigiani hanno lottato e dato la vita per la nostra libertà, sta facendo molto discutere la decisione del Consiglio della Città di Ivrea di non aderire all'Anagrafe nazionale Antifascista di Stazzema, pallottoliere alla mano la raccolta firme «incorona» il piccolo comune di Cintano come il più «antifascista» della Valle Sacra e, tenendo conto degli abitanti, forse dell’intero alto Canavese. I numeri parlano chiaro, nel borgo cintanese hanno detto di sì alla proposta di legge contro fascismo e nazismo ben 30 dei 205 votanti del paese. Circa il 15% degli aventi diritto, che però diventa 100% se si considerano i membri del parlamentino locale. Hanno, infatti, firmato sia il sindaco, Daniela Contini, sia tutti i membri dell’Amministrazione comunale di Cintano. «Sono onorata di essere il sindaco della cittadina più antifascista della Valle Sacra – ha commentato Contini – Sono soddisfatta che molti cintanesi siano venuti in Comune a firmare per la proposta di legge Stazzema e che abbia aderito tutta l’amministrazione comunale. Essere antifascista e nazista non ha nulla a che vedere con l’ideologia politica. Si può essere di destra o di sinistra. Non è importante: è importante essere consapevoli che questa iniziativa ribadiva la centralità di valori e ideali di libertà e democrazia che sono sanciti dalla nostra Costituzione».

I dati dei Comuni

Complice anche le difficoltà legate alla pandemia, che con i vari lockdown e zone rosse ha molto limitato gli spostamenti dei canavesani, la raccolta firme non ha dato gli stessi altri risultati da «record» negli altri Comuni della Valle. A Colleretto Castelnuovo le firme sono state 12. Terzo posto virtuale per Chiesanuova con 9 firme. A Borgiallo hanno aderito alla «Stazzema» in 3 e a Castelnuovo Nigra in 2. Bilancio finale migliore a Castellamonte dove, grazie anche al supporto dell’Anpi locale e delle donne dello Spi Cgil, sono stati ben 98 i cittadini, tra cui il sindaco, Pasquale Mazza, che hanno firmato.

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