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Non credo ci siano certezze sui tempi del voto alla Camera. Ma non lontani.
Quando ci sarà il voto alla Camera della legge sulla legittima difesa ? Grazie
Sono stata vittima di un rapimento all’eta Di 10 anni. Era maggio, un mattino prestissimo sono entrate in casa cinque persone. Mia Madre era in cucina. Mio padre e io nel “lettone” . Mio padre ha sentito mia madre urlare e si alzato di scatto. Possedeva allora una pistola e un regolare porto d’armi. Il suo intento era quello di raggiungere la sua pistola. Intento scatenato dall istinto di difesa della famiglia e della prole. Ora, il caso volle, che per un’unica volta nella vita, quella pistola non fosse esattamente al suo posto. Mio padre non poté prendere l’arma. Ne sarebbe seguita, credo, una carneficina. Io venni portata via e liberata ore dopo, grazie al magnifico lavoro delle forze dell’ordine. Ma non sono qui solo per raccontare la mia storia personale. Quello su cui vorrei far riflettere, da testimone e vittima di un fatto violento e senza entrare in nessuno merito che riguardi la giustezza o meno dell’uso delle armi da parte del cittadino (personalmente sono assolutamente contro), è che il principio di “ragionevolezza” è un principio molto delicato. In una situazione di panico, violenza subita, spavento, istinto alla sopravvivenza e alla difesa personale e della famiglia, non prevale la freddezza, nè la ragionevolezza. Non in quel momento preciso. Il fatto che mio padre, svegliato di colpo dall’urlo terrorizzato di mia madre, non abbia impugnato la sua arma per difenderci, reagendo all’impulso improvviso di salvare la sua famiglia, è stato frutto di un caso. Se avesse trovato la sua pistola, io credo che avrebbe sparato. Immagino. E immagino che non si sarebbe messo a valutare che tipo di armi detenessero le persone in quel momento. Una volta aperta la porta e valutato l’effettivo stato di allarme e violenza, è probabile che avrebbe usato la sua arma. È andata diversamente e per fortuna nostra. Ma è il principio di “ragionevolezza” che merita cautela e attenzione. Perché è un principio teorico che sottovaluta l’elemento umano e le risorse dei singoli individui a gestire il panico/istinto alla sopravvivenza/ difesa della prole durante una aggressione inopinabilmente violenta. Un carabiniere, un poliziotto sanno come gestire una situazione di tensione. Un cittadino violato nella sua casa, con la sua famiglia, nella penombra di un mattino all’alba, contempla prima dei suoi atti un principio di ragionevolezza in una situazione di improvvisa violazione della sua sicurezza, situazione che di ragionevole non ha nulla?
Come sempre all altezza di difesa con professionalità e conoscenza di materia. Ottimo avvocato