leini e oglianico sconvolte

L'ultimo saluto a Diego Davico, il 43 enne morto per un malore improvviso durante una gita a Santa Elisabetta

L'ultimo saluto martedì scorso, 1 giugno.

L'ultimo saluto a Diego Davico, il 43 enne morto per un malore improvviso durante una gita a Santa Elisabetta
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L'ultimo saluto a Diego Davico, il 43 enne morto domenica scorsa per un malore improvviso mentre stava facendo una gita a Santa Elisabetta con la moglie e un amico.

L'ultimo saluto a Diego Davico

Due comunità canavesane sconvolte ed unite nel dolore per la dipartita, prematura, di un figlio ed un marito che è «andato avanti» troppo presto. Oglianico e Leini si sono strette in questi giorni ai familiari di Diego Davico, 43 anni, morto improvvisamente per colpa di un malore nella tarda mattinata di domenica 30 maggio. L’uomo, insieme alla moglie e ad un amico, stava facendo una pedalata nella zona di Santa Elisabetta, nel comune di Colleretto Castelnuovo, quando si è sentito male. Sul posto si è portato il 118 e l’eliambulanza, ma ogni tentativo di rianimarlo è risultato vano.

Il ricordo del sindaco Monica Vacha

Le esequie di Diego, originario di Leini ma trasferitosi in Alto Canavese dopo il matrimonio, si sono svolte nel pomeriggio  martedì 1° giugno, alla presenza di tantissima gente. Davito era persona speciale, ben voluto e stimato davvero da tutti. Con il suo modo di fare era stato capace di conquistare chiunque, mettendosi a disposizione quando ce n’era bisogno: «Con gli Alpini oppure con la Filarmonica, lui era sempre in prima linea - lo ricorda il sindaco oglianicese, Monica Vacha - Una persona gioviale, che aveva l’argento vivo addosso. Buono e sensibile, ogni volta che c’era qualcosa da fare per la comunità si metteva a disposizione, con impegno e dedizione. Siamo tutti shockati da quanto accaduto e siamo vicini, con il cuore e non solo, ai suoi familiari».

Una persona molto attiva

Appassionato di ciclismo, componente del gruppo locale delle «penne nere», Diego è stato una delle colonne della Filarmonica cittadina: «Con lui se ne va un amico vero, sincero, straordinario in tutto quello che faceva - lo ricorda Giordano Barbierato, presidente della banda cittadina - Lascia un vuoto enorme, gradissimo, che non sarà assolutamente facile colmare. Quando abbiamo deciso di ridare forma alla Filarmonica lui è stato tra i primi a mettersi in gioco, coinvolgendo pure Elisa, la moglie. E’ stato infatti tra le sette persone dalle quali è ricominciata l’avventura. Era coinvolgente, dalla forte simpatia e viveva davvero con il cuore la nostra realtà. Ci metteva del suo ogni volta che ce n’era bisogno. La notizia ci ha sconvolti nel profondo. La sua sarà una sedia che difficilmente riusciremo di nuovo ad occupare». Come anticipato, profondo anche il cordoglio vissuto in quel di Leini, dove vivono papà Ezio e mamma Milena, ai quali sono giunti tantissimi attestati di stima e di vicinanza.

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