Maxi Blitz contro la ‘Ndrangheta: 97 Arresti in tutta Italia, coinvolto anche un volpianese
Sgominata un’articolata rete mafiosa dedita al traffico internazionale di droga e alle estorsioni
Maxi Blitz contro la ‘Ndrangheta: 97 Arresti in tutta Italia, coinvolto anche un volpianese. Operazione “Millennium” dei Carabinieri di Reggio Calabria, coordinata dalla DDA: sgominata un’articolata rete mafiosa dedita al traffico internazionale di droga e alle estorsioni. Sequestrate società e smantellata una struttura unitaria delle cosche.
Maxi Blitz contro la ‘Ndrangheta
È scattata alle prime luci dell’alba l’operazione “Millennium”, una vasta attività coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, che ha portato all’esecuzione di 97 provvedimenti cautelari nei confronti di soggetti ritenuti affiliati o collegati alla ‘ndrangheta. L’indagine ha visto il coinvolgimento di oltre 200 indagati.
Arresti in tutta Italia
I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dei reparti territoriali e speciali in tutta Italia, hanno eseguito arresti a Reggio Calabria, Milano, Torino, Roma, Verona, Agrigento e in altre città, coinvolgendo anche il “locale” di Volpiano, in provincia di Torino.
Fra gli arrestati figura anche una persona residente a Volpiano. Le indagini hanno ricostruito l’operatività delle cosche “Barbaro-Castani” e “Alvaro”, attive sul territorio piemontese e lombardo oltre che in Calabria.
L’inchiesta
L’inchiesta, avviata nel 2018, ha ricostruito una rete criminale ben organizzata e ramificata, capace di importare cocaina dall’America Latina – in particolare da Colombia, Panama e Brasile – attraverso il porto di Gioia Tauro, per poi smistarla in tutta Italia, anche grazie alla complicità di operatori portuali e al supporto logistico di “locali” fuori regione.
Sequestri
L’operazione ha anche permesso di sequestrare due società (una attiva nel settore della ristorazione e una nell’edilizia) ritenute strumenti per riciclare denaro e sostenere le attività dell’organizzazione.
Le accuse
Gravi i reati contestati, che vanno dall’associazione mafiosa al traffico internazionale di stupefacenti, passando per estorsione, sequestro di persona, porto d’armi e scambio elettorale politico-mafioso. Tra gli episodi emersi, anche vicende di violenze e intimidazioni a imprenditori del Nord Italia e un tentativo fallito di corruzione presso la Corte di Cassazione.
Secondo quanto emerso, il “locale” di Volpiano era in diretto collegamento con la cosca “Barbaro-Castani” di Platì.