Cronaca

Missile Matra aria/aria indaga anche l'Fbi

Trovato diverso materiale inneggiante al nazismo ed al fascismo.

Missile Matra aria/aria indaga anche l'Fbi
Cronaca Torino, 21 Luglio 2019 ore 00:12

Missile Matra aria/aria indaga anche l'Fbi dopo il sequestro delle armi da guerra e comuni.

Missile Matra aria/aria

Anche l'Fbi indaga dopo il sequestro del missile Matra aria/aria e le armi da guerra e comuni finora sequestrate nell'ambito dell'operazione omonima. Sono stati interessati, tramite il canale Interpol, tutti i Paesi di fabbricazione.

L'operazione

Nei giorni scorsi al Digos della Questura di Torino,   in collaborazione la Polizia di Milano, Novara, Varese e Massa Carrara, ha eseguito diverse perquisizioni nelle abitazioni e depositi di materiale militare siti a Peschiera Borromeo (MI), Sesto Calende (VA), Castelletto Ticino (NO) e frazione Antona di Massa Carrara. Nel corso delle attività, sono state acquisite ulteriori risultanze probatorie volte a risalire la filiera della commercializzazione del missile aria/aria, delle due “Razziere”
per l’armamento di aerei modello MB339.

Ancora sequestri

Nella giornata di venerdì, in particolare, all’esito di altra perquisizione eseguita dai poliziotti nella frazione Antona di Massa Carrara sono state rinvenute e sequestrate altre armi (fucile SIG SAUER modello 550 completo di due caricatori, un machete, un arco modello Compound con tredici dardi, una pistola, un tre piedi per mitra, una pistola balestra, una manetta per otturatore di un fucile Schmidt Rubin K31, una cassetta con undici ordigni inerti tra bombe a mano e mortai,), munizioni di vario calibro e diverso materiale inneggiante al nazismo ed al fascismo (in particolare n.34 DVD dal titolo “Hitler ed il terzo Reich”, n.13 video cassette dal titolo “URSS dalla caduta degli Zar al crollo di un mito”, una videocassetta dal titolo “Il Trionfo della Volantà”, una foto incorniciata ritraente il Duce).

Le indagini proseguono

Proseguono inoltre le attività di perquisizione – curate dalla DCPP-UCIGOS e dalle DIGOS di Torino e Pavia - del deposito sito a Rivanazzano Terme con la
collaborazione degli artificieri e dell’Esercito Italiano al fine di analizzare e catalogare la strumentazione ed il materiale militare custodito.  Anche Ivrea è stata coinvolta dalle perquisizioni alcune settimane fa.

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