Morto sulla 460 i funerali si svolgeranno domani

Angelo Raffaele Torchio ha perso la vita in un tragico incidente sabato pomeriggio.

Morto sulla 460 i funerali si svolgeranno domani
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Morto sulla 460 i funerali di Angelo Raffaele Torchio si svolgeranno domani alle 15.30.

Morto sulla 460 i funerali in San Michele

Si svolgeranno domani, venerdì, in San Michele a Rivarolo i funerali di Angelo Raffaele Torchio, 52 anni, morto in un terribile incidente sabato pomeriggio sulla strada provinciale 460. E si allunga, dunque, inarrestabile, la striscia di sangue sulla strada ribattezzata della morte. L’ultimo, tragico, tributo in vite umane si è avuto alle 15.30 di sabato 19 ottobre, proprio nel tratto più pericoloso: quello tra Leini e Lombardore. Lo schianto, tra tre auto, è avvenuto al Km 4, all’altezza della frazione Tedeschi.

Due vittime

Laddove le strisce doppie di mezzeria e il lungo rettilineo non impediscono anche i sorpassi più azzardati. Segno tangibile di quanto quel tratto di strada sia micidiale, sono le decine di mazzi di fiori posti sui guard-rail a ricordare il lungo elenco di vite spezzate. Alla lista, da sabato, si aggiungono i nomi di Angelo Raffaele Torchia, 52 anni, artigiano edile, di Rivarolo Canavese, alla guida di un’Alfa 156 Sw e di Denise Puglia, 23 anni, studentessa, di Alice Superiore (Val di Chy) conducente di una Fiat 500. Oltre alle due vittime, morte sul colpo, sono quattro i feriti dell’incidente frontale, e trasportati nei vari ospedali della zona: Federica Pasino, 32 anni, studentessa rivarolese, passeggera della Fiat 500 e trasportata in codice rosso al Cto di Torino; Elvando Lampa, 54 anni, operaio felettese alla guida della VW Passat Sw, anch’egli elitrasportato al Cto di Torino; Vincenza De Grazia, 55 anni, torinese, passeggera della Passat e portata all’ospedale di Ciriè; e Giovanna Ginosa, 81 anni, torinese, anch’ella a bordo della Passat e portata all’ospedale di Ciriè. Sulla dinamica dell’incidente stanno indagando gli agenti della Polstrada di Torino.

Lascia un figlio di 29 anni

Angelo Raffaele Torchia aveva vissuto per un periodo della sua vita vissuta ad Imola. Là, si era sposato e aveva avuto un figlio oggi 29enne. Poi la separazione e nuovamente a Rivarolo. Persona gioviale, amico di tutti, aveva una passione: la Juventus. Artigiano edile, lavorava come muratore e decoratore: tutto ciò che aveva a che fare con la ristrutturazione di una casa, lui lo sapeva fare.

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