cuorgnè

Nella villa confiscata al boss sorgerà un centro per disabili

Un progetto sulla tutela dei disabili rimasti privi del sostegno familiare e il Comune potrà partecipare al bando della Regione.

Nella villa confiscata al boss sorgerà un centro per disabili
Pubblicato:

Nella villa confiscata al boss sorgerà un centro per disabili, l'Amministrazione di Cuorgnè ci ripensa e dice "Sì" al trasferimento a titolo gratuito.

Nella villa confiscata al boss sorgerà un centro per disabili

Arriva il "contro ordine" sui beni confiscati alla mafia: adesso il Comune di Cuorgnè ha scelto di rivedere la propria posizione e di dare il proprio assenso per riceverne la proprietà a titolo gratuito da parte dello Stato.
Era lo scorso dicembre quando l’Amministrazione propose al Consiglio comunale, che approvò, di declinare l’offerta dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati al trasferimento a titolo gratuito a favore del Comune degli immobili sequestrati di via Salgari. Una decisione, precisò poi la sindaca Giovanna Cresto, presa per sollevare la questione politica della mancanza di fondi.

L'attacco della minoranza

Un ’occasione mancata per dare un segnale di legalità, secondo l’opposizione di “Cuorgnè c’è”, per bocca dell’ex candidato sindaco Davide Pieruccini. Ora cambia tutto: il sesto punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale di mercoledì scorso recitava "Immobili siti in Cuorgné, via Salgari confiscati - determinazioni", e la decisione presa è stata di rivedere la determina di dicembre e accettare il "trasferimento a titolo gratuito" della villa, non ancora dei tre appartamenti, a causa di situazioni giuridiche non ancora chiarite.

Il progetto

«Quella decisione di dicembre ha smosso le acque - ha spiegato la sindaca - Ci sono stati vari incontri con la Prefettura e con l’Agenzia dei Beni Confiscati. Sono stati fatti dei sopralluoghi e sono stati incontrati enti del terzo settore per capire il potenziale uso». In definitiva, vi sarebbe un’idea di progetto e avendo titolarità del bene, il Comune potrà partecipare al bando regionale pensato proprio per permettere la ristrutturazione dei beni. Inoltre, i sopralluoghi hanno rilevato una situazione meno deteriorata del previsto, con possibilità di riuso di alcuni degli arredi presenti. Il progetto a cui l’Amministrazione starebbe pensando è legato al "Dopo di noi", ovvero la tutela dei disabili rimasti privi del sostegno familiare. «Si tratterebbe di un progetto di inclusione per creare le condizioni di vita autonoma per dei soggetti disabili, sia fisici che mentali. La villa si presta a creare due alloggi adatti per queste esigenze».

Pieruccini torna all'attacco

Seppur favorevole al cambio di indirizzo dell’Amministrazione, Pieruccini non ha lesinato punte polemiche: «È una bella notizia, anche se io non riuscirò a dimenticare la frase del sindaco a dicembre: "Non possiamo mettere dei soldi solo per mettere delle bandierine"! Anche se in realtà non vedo cosa sia cambiato rispetto a qualche mese fa: se i problemi economici c’erano allora perché non ci sono adesso?».
A rispondere la sindaca, che ha evidenziato che la differenza è che adesso c’è un progetto, c’è un bando a cui partecipare: «Vero, non c’è certezza, ma adesso c’è una prospettiva».

L'ok del Consiglio

Alla fine la modifica della delibera di dicembre è passata con la quasi unanimità, solo i consiglieri Giancarlo Vacca Cavalot e Danilo Armanni si sono astenuti. Per il resto il Consiglio ha dato il via libera ad alcune variazioni di bilancio, a una convenzione con altri Comuni per partecipare a un bando di rigenerazione urbana e a modifiche al programma di lavori pubblici, legato proprio a questo bando.

Seguici sui nostri canali