Campagna vaccinale

Nessun centro vaccini anti-covid a Pont Canavese

L'ASL To-4 non ha ritenuto di attivare un hotspot nel salone polivalente del paese.

Nessun centro vaccini anti-covid a Pont Canavese
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Nessun centro vaccini anti-covid a Pont Canavese. L'ASL To-4 non ha ritenuto di attivare un hotspot nel salone polivalente del paese.

Nessun centro vaccini anti-covid a Pont Canavese

Per ora, a Pont Canavese, nessun centro vaccini anti COVID-19 sarà aperto. Nonostante la disponibilità dei locali del salone polivalente offerta dal Comune, l'Asl To-4 non ha ritenuto di procedere all'attivazione di un punto vaccinale in paese. L'Amministrazione comunale ne ha dato comunicazione ufficiale pochi giorni fa sulla propria pagina social, allegando la lettera di risposta formale dell'Asl.

La precisazione del comune

«Il Comune di Pont, fin dal 19 febbraio - si precisa nel post - ha messo a disposizione locali idonei ed adeguati al centro vaccinale. Praticamente ogni giorno si sono susseguite comunicazioni con l'Asl To-4. Solo la scorsa settimana, attraverso una definitiva e garbata missiva da parte dell'Azienda, questa ha ritenuto che, logisticamente, il nostro Comune non rientra nei loro piani ed al momento ha stabilito sufficienti i luoghi già designati. Inoltre, i medici presenti sul nostro territorio sono già occupati nella campagna vaccinale presso i loro studi, oppure nei centri vaccinali denominati “massivi”. La campagna vaccinale, in gran progresso - concludono dal Comune - sicuramente subirà ancora, a breve ulteriori e migliorative "modifiche". Noi, come abbiamo comunicato all’Asl To-4, siamo e rimaniamo assolutamente a disposizione». Sull’argomento non è mancato l’intervento dell’opposizione e in particolare dell’ex sindaco Paolo Coppo: «In merito alla disponibilità di locali il Comune si è “mosso” solo il 19 febbraio e solo dopo che, tre giorni prima, la minoranza aveva chiesto, attraverso una interrogazione al sindaco e assessore Reinaudo, se avevano provveduto. In quella data l’Asl aveva già individuato le sedi secondo le disponibilità ricevute e se Pont non l’aveva data di certo non ha potuto prenderla in considerazione. Nulla da dire per la sede dei Casetti, anzi grazie per la disponibilità data ma per quanto riguarda la logistica, se fatto per tempo, c’era spazio per discuterne specie in considerazione del numero degli abitanti. Chiediamolo ai pontesi, ai frassinettesi o ai residenti della valle Soana se è più comodo raggiungere Pont o i Casetti. Ancora un particolare di non poco conto: Pont aveva a disposizione ampi locali già pronti, idonei, in assoluta sicurezza, con ampio e comodo parcheggio, cosa di cui i Casetti è carente. Sdrammatizziamo sperando che i vaccini ci siano per tutti e presto, poi il disagio, specie per gli anziani, in qualche modo lo superiamo».

Dalla maggioranza

La maggioranza, però, ha replicato: «Teniamo a precisare che l’Asl To-4 per la scelta dei centri vaccinali ha adottato una strategia basata sulla “distanza massima”, in modo da dare una copertura omogenea su tutto il territorio. Questo in modo da creare centri vaccinali in punti strategici ed evitare spostamenti non più lunghi dei 30 chilometro. Ceresole Reale ne dista all'incirca 34, motivo per cui non rientrava nella strategia dell’Azienda sanitaria locale (oltre al fatto che a Cuorgnè c’è un centro di vaccinazione “massivo”). Il gruppo di minoranza ha dichiarato che “non ci saremmo mossi in tempo”. Forse bisognerebbe conoscere i fatti prima di accusarci inutilmente. Continueremo a proporci e qualora l'Asl lo riterrà opportuno noi ci saremo».

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