Non sempre sono i lupi a sbranare le pecore...

USSEGLIO - Ma sono i lupi a sbranare le pecore  che in questo momento si trovano in alta montagna al pascolo?   Dal racconto di Alex Recchia  «Sul Gruppo Montagne delle Valli di Lanzo, Orco e Soana»  emerge che ad aggredire le  indifese pecore possono essere, in realtà, anche dei grossi maremmani.

Non sempre sono i lupi a sbranare le pecore...
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USSEGLIO - Ma sono i lupi a sbranare le pecore  che in questo momento si trovano in alta montagna al pascolo?   Dal racconto di Alex Recchia  «Sul Gruppo Montagne delle Valli di Lanzo, Orco e Soana»  emerge che ad aggredire le  indifese pecore possono essere, in realtà, anche dei grossi maremmani.

USSEGLIO - Ma sono i lupi a sbranare le pecore  che in questo momento si trovano in alta montagna al pascolo?   Dal racconto di Alex Recchia  «Sul Gruppo Montagne delle Valli di Lanzo, Orco e Soana»  emerge che ad aggredire le  indifese pecore possono essere, in realtà, anche dei grossi maremmani. «Lunedì 14 agosto  alle 7  in compagnia  un mio amico, Gavin Hurt, ci trovavamo nelle Valli di Lanzo, precisamente al Lago di Malciaussia per compiere un allenamento di trail running, percorrendo un tratto della cosiddetta "Via di Annibale". Dal lago ci siamo diretti al Rifugio Tazzetti. Giunti al rifugio (alle 8,30) si è avvicinato a noi un cane maremmano con il muso imbrattato di sangue. Il proprietario del rifugio ci ha immediatamente avvisati di non avvicinarlo e di non toccarlo in quanto potenzialmente aggressivo e pericoloso. Ci ha detto anche di fare molta attenzione nel caso ne avessimo incontrati altri. Lo stesso proprietario ha gentilmente dato del cibo al cane in modo da tenerlo occupato onde evitare che ci seguisse». Alex Recchia prosegue nel racconto: «Dal rifugio abbiamo intrapreso il sentiero per il Colle di Spiol (segnaletica per Colle Autaret). Dopo circa 200 metri ci siamo imbattuti in alcune pecore. Impossibilitati ad aggirarle, abbiamo avanzato lentamente verso di loro per cercare di passare. Nel mentre siamo stati aggrediti da un secondo cane maremmano, il quale ci è corso velocemente incontro ringhiando e tentando di morderci alle gambe. Vista la situazione ci siamo spostati velocemente a sinistra del sentiero, arrampicandoci su un tratto roccioso e cercando di tenere a distanza il cane con i bastoni da trekking. Abbiamo avuto difficoltà a riprendere la traccia sotto di noi in quanto il tratto di discesa era molto ripido e a tratti strapiombante. Una volta ripresa la traccia abbiamo proseguito di circa 50 metri fino a giungere al di sopra di un pianoro nel quale sostava un grosso gregge di pecore (vedere video in allegato). Il gregge era presidiato da circa 4-5 cani maremmani, i quali, una volta avvistatoci hanno iniziato ad abbaiare e ringhiare nella nostra direzione. Abbiamo tentato più volte di avvicinarci, facendo attenzione a non spaventare o innervosire gli animali, ma non c'è stato verso. Specifico che il gregge copriva l'intera area percorribile (sentiero incluso) e non vi era nessun modo di aggirarlo, in quanto posizionato tra una parete di roccia (sul lato sinistro) e un versante estremamente scosceso sulla destra. Abbiamo atteso circa 25-30 minuti con la speranza di individuare il proprietario degli animali, ma non vi era nessuno nei paraggi. Ad un certo punto abbiamo udito dei forti lamenti da parte di una pecora del gregge, notando che stava venendo attaccata da due maremmani. Essi l'hanno dapprima rincorsa, poi hanno iniziato a morderla. Uno dei cani la mordeva al collo, l'altro al corpo. Dopo circa 10 minuti di tentativi sono riusciti a portarla a terra e ad abbatterla. Vista la situazione abbiamo preferito rinunciare a proseguire, tornando indietro verso il rifugio e ridiscendendo al lago». Da parte sua l’assessore comunale di Usseglio Alberto Varalli fa sapere che: «Stiamo provvedendo in queste ore a segnalare a tutte le autorità competenti, di carabinieri alal forestale  alla Prefettura  l’episodio. Purtroppo già la scorsa settimana  un ragazzo era stato morsicato  da un maremmano rimediando  4 buchi in un polpaccio»

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