Omicidio Settimo sabato pomeriggio i funerali dell'ex poliziotto

I nodi da sciogliere sono ancora tanti

Omicidio Settimo sabato pomeriggio i funerali dell'ex poliziotto
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Omicidio Settimo, sabato pomeriggio 25 agosto le esequie di Domenico Gatti, l’ex poliziotto ucciso sabato sera.

Omicidio Settimo, oggi i funerali

Saranno celebrate oggi, sabato 25 agosto,  le esequie di Domenico Gatti, l'ex poliziotto ucciso dopo una lite con il suo figliastro Christian Clemente (come riportano i colleghi della Nuova Periferia di Settimo). In città c'è ancora  un clima di incredulità per la tragedia  consumata nell’abitazione di via Fantina 47, nel quartiere del Borgo Nuovo.  Mimmo, così lo chiamavano tutti, oggi riceverà l’ultimo abbraccio da parte di amici e colleghi. Il feretro della vittima è atteso sul sagrato della Santa Maria di via Don Gnocchi alle 15,30.

Chi è l'assassino Christian Clemente

A esplodere in rapida successione i colpi fatali per Domenico Gatti è stato Christian Clemente, settimese di appena 26 anni. Il giovane, figlio dell’attuale moglie era stato già arrestato nel 2012 dopo aver accoltellato il lavorante di un Kebab del centro storico di Settimo Torinese. Una discussione per futili motivi che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Per quell’aggressione Clemente  era stato processato e condannato, ma era tornato in stato di libertà dopo aver scontato la pena inflitta dal giudice.

Il primo colloquio in carcere: “Il ragazzo non ricorda”

Nei giorni scorsi Christian Clemente ha incontrato per la prima volta il suo difensore. Il colloquio con l’avvocato Silvia Di Nunno, nominata d’ufficio, si è svolto all’interno del carcere di Ivrea dove il giovane è stato trasferito già domenica mattina. La ricostruzione che l’assassino ha offerto al suo legale è stata ricca di “non ricordo”.

«Il ragazzo non ricorda con lucidità quanto accaduto nella tarda serata di sabato – esordisce l’avvocato difensore -. Non è in grado di ricostruire con precisione quanto successo».
«Ci sarà certamente da valutare – aggiunge l’avvocato – la sua capacità di intendere al momento dei fatti», lasciando intravedere lo spiraglio costituito da una richiesta di una perizia sulle sue reali facoltà di intendere e di volere. «Per quanto posso dire – continua – mi sembra che il ragazzo sia sconvolto per l’accadimento, distrutto. Questo è quanto posso dire al momento. Per quanto possibile si trova in salute».

Il giallo della pistola

I nodi da sciogliere sono ancora tanti. Oltre alla dinamica della tragedia e i contorni della lite con il patrigno, Clemente dovrà chiarire una lunga serie di aspetti. Uno di questi è certamente legato alla pistola utilizzata per esplodere i colpi che hanno ucciso Domenico Gatti. L’arma, una calibro 22, è stata ritrovata alcune ore dopo l’omicidio abbandonata in un parco a poca distanza dalla scena del delitto.

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