Pasquale Mazza presidente dell'Unione Montana Valle Sacra

l suo fianco in giunta, come vice presidente, ci sarà il primo cittadino di Borgiallo, Franca Cargnello.

Pasquale Mazza presidente dell'Unione Montana Valle Sacra
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Il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, è il nuovo presidente dell’Unione Montana Valle Sacra. Subentra ad Aldo Querio Gianetto, primo cittadino di Colleretto Castelnuovo.

Pasquale Mazza presidente dell'Unione

Il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, è il nuovo presidente dell’Unione Montana Valle Sacra. Al suo fianco in giunta, come vice presidente, ci sarà il primo cittadino di Borgiallo, Franca Cargnello. Gli assessori saranno: Aldo Querio Gianetto di Colleretto Castelnuovo, Daniela Contini di Cintano, Piervanni Trucano di Chiesanuova e Marco Troglia di Castelnuovo Nigra. «L’Unione con la giunta uscente guidata da Querio Gianetto, che ringrazio per il grande lavoro svolto, ha iniziato a muovere concretamente i suoi primi passi. Molte cose sono state fatte e altre ne restano da fare – spiega il borgomastro del paese della ceramica, Pasquale Mazza – Nella prossima riunione del Consiglio verranno distribuite le deleghe. Per mia scelta personale, il mio sarà un mandato di presidenza a tempo. Lascerò, infatti, l’incarico tra un anno e mezzo, in modo da coinvolgere tutti nella gestione dell’Ente. Solo collaborando tutti insieme si ottengono risultati e benefici ai nostri cittadini. Da soli non si va da nessuna parte».

Nuovo esecutivo

Il nuovo esecutivo è pronto ad impegnarsi per il bene del territorio: «Le sfide da affrontare per il futuro e la sopravvivenza della nostra zona sono molteplici e vanno in più direzioni, partendo dalla qualità dei servizi offerti ai residenti per evitare lo spopolamento delle nostre montagne e per arrivare ad attrarre una utenza sempre più esigente ed attenta all’organizzazione, pulizia e accoglienza da parte della nostra vallata. Tuttavia, spazi e possibilità di sviluppo da cogliere non mancano - specifica il nuovo presidente, Pasquale Mazza - Qualità della vita, turismo e sviluppo del territorio. Ecco cosa serve. La matura con le possibili attività sportive, ma non solo quelle, i paesaggi, recentemente valorizzati dal passaggio del Giro d’Italia, la storia, l’arte, la ceramica, le tradizioni e le produzioni enogastronomiche fanno sì che la Valle Sacra, lo ribadisco, non sia seconda a nessuno. Serve però fare sinergia».

Obiettivi e criticità

Oltre alla problematica della carenza di personale dell’Ente, un punto principale del programma dell’Unione è la scuola: «La cosa positiva è che finalmente l’Unione ha una sede adeguata, ma, se il bilancio è in buone condizioni, la carenza di personale va affrontata e risolta in tempi brevi. La scuola (sia primaria che dell’infanzia) è un fiore all’occhiello – aggiunge Mazza – E’ un presidio essenziale per evitare lo spopolamento della Valle Sacra ed è lo strumento giusto per investire sulla possibilità per le generazioni future di restare a vivere nei nostri Comuni. Bisogna continuare, e se possibile, migliorare, anche dal punto di vista economico, questo servizio ivi comprese tutte le prestazioni accessorie a supporto della famiglie. Penso, per esempio, ad un centro estivo da promuovere. Resta da perseguire l’obiettivo dello spostamento dell’elementare dal palazzo comunale di Colleretto magari all’ex sede della Comunità Montana». La Protezione civile è un altro argomento di estrema attualità per l’Unione. «La nuova “casa” della Protezione civile c’è: sarà a Cintano. Il conferimento dei mezzi è praticamente fatto. L’incarico per la redazione del Piano Generale di Protezione civile è stato affidato. Resta da perfezionare l’accordo con la capofila e partire con il reclutamento dei volontari, che deve essere di qualità e numeroso. Riguardo le squadre forestali la programmazione e l’esecuzione dei lavori è buona. Sarebbe un’ottima cosa avere almeno una squadra in più dalla Regione». Le criticità quali sono? «Senza dubbio la spada di Damocle di Asa e la Segheria Valle Sacra – chiosa il nuovo Presidente Mazza – Nel primo caso siamo in attesa della sentenza del Tribunale. Per la Segheria la situazione è molto più delicata. Andrà risolta in modo condiviso e senza danni per l’Unione Montana».

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