assurdo

Per 19 anni alla guida con una patente non valida... il documento ostaggio della burocrazia

L'incredibile storia di un 75enne canavesano

Per 19 anni alla guida con una patente non valida... il documento ostaggio della burocrazia
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Per 19 anni alla guida con una patente non valida... il documento ostaggio della burocrazia. L'indredibile storia di un 75enne canavesano.

Per 19 anni alla guida con una patente non valida...

Senza patente da un anno e mezzo a causa di un errore burocratico. E’ una vicenda al limite dell’assurdo quella raccontata da A. M., 75 anni, e si stenterebbe a credervi se non fosse supportata da ampia documentazione.

Tutto ha inizio nel 2003...

Una storia che ha inizio più di vent’anni fa quando l’uomo fa denuncia ai Carabinieri per smarrimento della propria patente di guida. A ottobre 2003 i Carabinieri gli notificano di andare a ritirare il duplicato del documento in Prefettura, ritiro che avviene a dicembre dello stesso anno. La patente viene rinnovata, come previsto per legge, nel 2013 e nel 2018, ma la versione cartacea non viene mai sostituita dalla nuova tessera plastificata. «Dal 2003 al 2022 - afferma il 75enne, sottolineando la rilevanza dell’informazione - non sono mai stato coinvolto in incidenti né sono stato fermato dalle forze dell’ordine per eventuali controlli di norma in strada». E arriviamo alla data cardine della vicenda: il 2 agosto 2022 il canavesano viene fermato dai vigili a Porta Palazzo a Torino.

Il colpo di scena

Dopo i controlli di routine, il colpo di scena: i civich chiamano sul posto la polizia stradale in quanto, in base ai dati in loro possesso, quella patente risulta non essere mai stata rilasciata. Il documento viene ritirato, l’automobile sequestrata (poi restituita dopo 3 mesi), vengono elevate due multe (una da 5.300 euro per guida senza patente e una da 3.000 euro alla moglie di A. M., intestataria della vettura) e il pensionato viene denunciato per la presunta falsificazione della patente. A quel punto l’uomo si reca in Prefettura dove gli viene confermato che del suo titolo di guida non si trova traccia. Dopo un lungo giro di telefonate e le conseguenti verifiche da parte della prefettura, viene finalmente svelato l’arcano: si scopre infatti che la suddetta patente non era stata iscritta nell’apposito database elettronico (CED, Centro Elettronico Dati) a causa di una dimenticanza.

Burocrazia

L’8 agosto 2022 la Prefettura trasmette al CED il necessario per poter dichiarare la patente di nuovo attiva. Intanto la questione va avanti in Tribunale, prima a Torino e poi a Ivrea: ancora lo scorso aprile viene notificato il rinvio a giudizio in quanto il documento è ritenuto falso.
Il 16 maggio il pensionato, accompagnato dal suo avvocato, viene interrogato nella caserma della stessa polizia municipale che aveva ritirato la patente: lì, il vicecommissario, sulla base della documentazione emessa dalla prefettura dà ragione al canavesano, e si decide allora di chiedere l’archiviazione del caso, disposta dal Prefetto in data 13 novembre 2023 (e in seguito alla quale anche le due multe sono considerate revocate).

Tempi biblici

Tutto a posto quindi? Manco per idea, perché il processo di archiviazione, che può avere tempi anche molto lunghi, risulta tuttora in corso, e nel frattempo A. M. continua a restare a piedi.
«Io ho 75 anni, non abito in una grande città, per sbrigare le faccende quotidiane una macchina mi serve - dice il 75enne - Io non sono in cerca di colpevoli, sono in cerca di vera giustizia. Il mio timore è che questa situazione assurda si protragga ancora per tanti anni». Il timore di tutti coloro che, per le ragioni più svariate, si trovano a vagare disorientati nel labirinto della burocrazia.

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