lanzo torinese

Picchia e mostra i genitali agli studenti poi inveisce contro i carabinieri: arrestato è già tornato in libertà perchè incensurato

Verrà, però, giudicato a parte per le ingiurie, le percosse e gli atti osceni in luogo pubblico, a fronte delle denunce presentate dai giovani studenti

Picchia e mostra i genitali agli studenti poi inveisce contro i carabinieri: arrestato è già tornato in libertà perchè incensurato
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Picchia e mostra i genitali agli studenti poi inveisce contro i carabinieri: arrestato è già tornato in libertà perchè incensurato. Verrà, però, giudicato a parte per le ingiurie, le percosse e gli atti osceni in luogo pubblico, a fronte delle denunce presentate dai giovani studenti.

Picchia e mostra i genitali agli studenti

Già in passato la stazione ferroviaria lanzese era stata segnalata dai pendolari, soprattutto nelle ore serali, come “rifugio” per sbandati e ubriaconi. I quali, spesso importunavano i presenti. Ma quanto accaduto martedì 4 ottobre, dimostra che la soglia d’allarme è stata, purtroppo, abbondantemente superata. Protagonista un uomo residente a Torino ma da tempo domiciliato a Coassolo Torinese.

I fatti

Tra le 13.30 e le 14 il trentacinquenne si è avvicinato a un gruppo di una decina di giovani studenti che stavano aspettando il treno in stazione. Ha iniziato a inveire contro di essi poi, improvvisamente, ha strattonato e percosso una studentessa diciassettenne, residente nel Ciriacese. Prontamente sono intervenuti i compagni della giovane per allontanarlo di alcuni metri. Ma l'uomo, in evidente stato di alterazione, forse dovuta all’assunzione di alcol o droga, si è denudato completamente, mostrando i genitali. A questo punto è uscito dalla stazione ma sono sopraggiunti i carabinieri di Lanzo e Ceres, presenti in zona per controlli sul territorio. A questo punto ha tentato di scagliarsi anche contro i militari, spintonandoli nel tentativo di fuggire. Bloccato, è stato condotto per accertamenti negli uffici dell'Arma, in via Savant, ma il giovane, anziché calmarsi, ha continuato a inveire contro i carabinieri, a prendere a pugni e a calci i mobili presenti nella stanza.

Arrestato

Al comandante, il maresciallo Paolo Spataro, non è rimasto altro da fare se non trarlo in arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. E’ stato processato per direttissima presso il Tribunale di Ivrea con rito abbreviato, come da richiesta dell’arrestato, e condannato a 2 mesi e venti giorni con la condizionale. Ma essendo incensurato è già tornato in libertà. Verrà, però, giudicato a parte per le ingiurie, le percosse e gli atti osceni in luogo pubblico, a fronte delle denunce presentate dai giovani coinvolti. Il tutto per un pomeriggio di ordinaria follia.

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