Coronavirus

Pittalis chiede i tamponi per la casa di riposo Capirone

La struttura sanitaria va tenuta sotto controllo, prima che sia poi troppo tardi.

Pittalis chiede i tamponi per la casa di riposo Capirone
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Pittalis chiede i tamponi in una lettere di sollecito spedita all'AslTo4.

Pittalis chiede i tamponi

«Venite a fare i tamponi agli ospiti e al personale della casa di riposo Capirone».

E’ questo, in sintesi, il contenuto della lettera di sollecito inviata quest’oggi, 15 aprile, dal sindaco di Leini Renato Pittalis alla direzione generale dell’Asl To4. L’invito pressante prende spunto dal fatto che seppur l’attenta applicazione di tutte le misure igienico-sanitarie previste e messe in atto dal personale operante nella Rsa abbia, fino ad ora, escluso qualsiasi forma di contagio, tutti gli ospiti della casa di riposo non possono dirsi fuori dal rischio contagio Covid-19.

Il pericolo

“Ogni ora ritardo nell’effettuazione dei tamponi – afferma il primo cittadino – mette a rischio la sicurezza della struttura. E, in caso di malaugurato contagio, richiederemo un’assunzione di responsabilità da parte dell’Asl, presso le sedi opportune”.

Tamponi dovuti per legge

Sollecito che s’incanala nelle disposizioni previste dalla circolare del Ministero della Salute 11715 del 3 aprile scorso, che indica i criteri di priorità per l’effettuazione dei tamponi e che riguardano proprio tutti gli operatori, anche asintomatici delle Rsa; tutte le persone a rischio di sviluppare una forma severa della malattia, come le persone anziane, ivi incluse tutte quelle che risiedono in residenze per anziani. Proprio verso quest’ultimi il Ministero ha evidenziato come dovrebbero essere particolarmente soggetti di attenzione.

Le conclusioni

“Alla luce di queste considerazioni – conclude il sindaco – tutti i degenti e gli operatori debbono considerarsi individui con caratteristiche di priorità per l’effettuazione dei tamponi. Controlli che debbono essere compiuti nel più breve tempo possibile e senza ulteriori esitazioni o procrastini”.

Nelle scorse ore, sempre il sindaco Pittalis, aveva scritto anche il presidente della Regione, Alberto Cirio, per sollecitarlo ad inviare un numero più cospicuo di mascherine da destinare alla popolazione, visto che quello inviato non è sufficiente a soddisfare le richieste di una città delle dimissioni di Leini.

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