UN PROVVEDIMENTO CHE fa già DISCUTERE

"Prima i piemontesi", nuove regole per le graduatorie delle case popolari

La Giunta Cirio ha deciso di privilegiare i piemontesi nell'assegnazione degli alloggi pubblici. Stoppata qualsiasi polemica anti-razzista.

"Prima i piemontesi", nuove regole per le graduatorie delle case popolari
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"Prima i piemontesi", almeno per le case popolari. Il provvedimento che l’assessore regionale al Welfare (con delega alla Casa) Chiara Caucino aveva promesso fin dall’inizio del suo mandato sarà presto realtà. Una corsia preferenziale per i cittadini piemontesi nell’assegnazione delle case popolari.

"Prima i piemontesi"

Una circostanza, inserita nel regolamento della nuova legge regionale, consentirà ai cittadini piemontesi di poter usufruire di un punteggio più elevato in graduatoria. Ma chi vuole innescare la solita polemica anti-razzista è subito servito:

“Non è un provvedimento discriminatorio – ha diramato l’assessore – bensì un’iniziativa che rende giustizia a migliaia di famiglie italiane che in questi anni si sono viste «scavalcare» subendo, loro sì, gravi ingiustizie e soprattutto disagi”.

La nuova norma, in particolare, concede punteggi aggiuntivi a residenti da 15, 20 o 25 anni in Piemonte. Non solo: sarà previsto un meccanismo di premio anche per le famiglie con un solo genitore che vive con figli minori. Con questo la Regione non va in alcun modo a discriminare gli stranieri che, se in regola e residenti in Piemonte da diversi anni, potranno usufruire dei medesimi vantaggi.

Contrastare le nuove povertà

L’esigenza di una nuova legge deriva dal superamento della normativa regionale introdotta nel 2010, ormai datata. D’altronde la realtà sociale in Italia in questi ultimi due anni è profondamente cambiata a causa di due forti crisi economico-finanziarie e dell’attuale pandemia. In particolare emergono preoccupanti nuove povertà che bisogna combattere. Nella nuova legge la Regione ha dunque ritenuto giusto privilegiare i residenti in Piemonte da lunga data che hanno certamente contribuito a sostenere la comunità alla quale appartengono. Dopo dieci anni di applicazione dell’attuale regolamentazione, anche alla luce dei cambiamenti sociali intercorsi, era il caso di mettere mano alla revisione dei punteggi che generano le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi. La decisione della Giunta è quindi stata quella di privilegiare i cittadini piemontesi rispetto agli altri.

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