Rapina all'ufficio posta sventata dalla Polizia di Stato

A capo del sodalizio criminale un ex collaboratore di giustizia.

Rapina all'ufficio posta sventata dalla Polizia di Stato
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Rapina all'ufficio posta sventata dalla Polizia di Stato nella mattinata di ieri dopo alcune settimane di indagini.

Rapina all'ufficio posta sventata

Lo scorso gennaio il personale della Squadra Mobile della Questura di Torino, coadiuvato dai colleghi della Squadra Mobile della Questura di Alessandria e del Commissariato di P.S. di “Casale Monferrato”, ha avviato un’attività mirata alla repressione dei reati contro il patrimonio. Nello specifico, da attività tecnica, è emerso come Vincenzo Pavia, 62enne pluripregiudicato per specifici reati, stava contattando altri soggetti con gli stessi trascorsi penali.

Le indagini

Il modus operandi rispecchiava in toto quello già utilizzato da Pavia in passato con appuntamenti effettuati in luoghi solo a loro noti. E' così che gli inquirenti hanno immediatamente sospettato l'imminente assalto ad un nuovo obiettivo. I successivi pedinamenti non hanno rivelato quale fosse l'esatto obiettivo ma hanno fatto restringere il campo agli inquirenti. Il più probabile di questi era l’ufficio postale “centrale” di Casale Monferrato (AL), che poteva corrispondere alla media degli obiettivi colpiti in passato dai soggetti identificati che avevano più volte razziato istituti bancari e filiali postali di considerevoli dimensioni.

Tentativo bloccato dagli inquirenti

Nella prima mattinata di ieri, il gruppo criminale si è diretto proprio in quell’ufficio postale. Il gruppo aveva deciso di tentare il colpo non appena la direttrice fosse entrata nell'ufficio postale ma gli agenti sono riusciti a bloccare il sodalizio criminale prima che riuscissero a mettere in pratica il loro piano e potessero commettere la rapina.

Gli agenti hanno così rinvenuto un revolver calibro 38 con matricola abrasa completa di munizionamento (arma clandestina di proprietà di Pavia), telefoni dedicati, travisamenti e guanti per tutti i componenti della banda, una Fiat Panda rubata alla quale era stata sostituita la targa e un furgone pronto per darsi alla fuga una volta abbandonata l’auto rubata.

I quattro arrestati

Insieme a Vincenzo Pavia, classe 1956, pluripregiudicato, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma a seguito della rapina ad un ufficio Postale nel Giugno 2018, nonchè ex collaboratore di giustizia e recentemente reo confesso dell'omicidio di Roberto Rizzi nel maggio '87 in un locale torinese, sono stati arrestati anche Pier Giuseppe Flematti, classe '54, pluripregiuidicato, Antonio Defeudis, classe 1960, pregiudicato e Alessandra Borgna classe 1977.

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