Il furto

Razzia alla scuola media «Alighieri»: rubati oltre 150 computer portatili

Nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 aprile i ladri hanno preso di mira l’edificio: 100 mila euro di danni

Razzia alla scuola media «Alighieri»: rubati oltre 150 computer portatili
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Razzia alla scuola media «Alighieri»: rubati oltre 150 computer portatili

Il furto

Nella notte tra lunedì 14 e martedì 15 aprile, un grave furto ha colpito la scuola media «Dante Alighieri» di Volpiano. Come già accaduto nei mesi scorsi a Pont e Rivarolo, ignoti si sono introdotti all’interno dell’Istituto, riuscendo ad asportare circa 150 computer, per un valore complessivo di oltre 100 mila euro. I dispositivi erano stati acquistati di recente grazie ai fondi del Pnrr, destinati a sostenere l’innovazione didattica e a garantire il diritto allo studio. I ladri sono entrati forzando una finestra sul retro e hanno agito con precisione, dimostrando di sapere esattamente dove colpire e cosa prendere.

I danni

I box con i computer erano distribuiti in sette corridoi della scuola, ciascuno contenente circa 25 dispositivi, posizionati strategicamente per servire le aule vicine. Ogni aula, inoltre, era dotata di un computer collegato alla Lim, custodito in armadietti a muro chiusi a chiave: anche questi sono stati forzati e svuotati. L’Istituto ha subito anche significativi danni materiali causati dal saccheggio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri con il reparto scientifico, che hanno effettuato i rilievi e avviato le indagini.

Il dramma della scuola

A rendere ancora più drammatica la vicenda è il forte impatto emotivo che ha avuto su chi vive quotidianamente la scuola. «Stanotte hanno rubato il futuro dei nostri ragazzi – scrive in una nota l’Istituto – Hanno privato la nostra scuola di un sogno, cancellando anni dedicati a progettare e costruire spazi accoglienti e innovativi. Siamo affranti, delusi, amareggiati, arrabbiati. Ci sentiamo svuotati, violati, inermi. Chi ha compiuto questo gesto vile e barbaro ha deciso che lo spazio in cui i nostri studenti trascorrono la maggior parte del loro tempo, e in cui costruiscono relazioni e futuro, non abbia alcun valore. Il danno subìto non è solo economico e materiale, ma umano».

I commenti

Raggiunta al telefono, la dirigente Stefania Prazzoli parla di un vero e proprio «lutto»: «Erano risorse della comunità. All’inizio abbiamo pensato fosse una bravata, poi l’amara scoperta, avvicinandoci all’aula di scienze. Abbiamo sognato questa idea di scuola per anni e ora ci sentiamo come se ci mancasse un pezzo. Quei pc sarebbero serviti per l’esame e, finalmente, eravamo riusciti ad avere un dispositivo ogni due studenti». Anche il sindaco Giovanni Panichelli ha espresso sdegno per l’accaduto: «La scuola ha investito centinaia di migliaia di euro in tecnologia per rinnovare la scuola e la didattica. Ora tutto questo è andato in fumo». L’Istituto e l’Amministrazione hanno annunciato che saranno organizzate iniziative per raccogliere fondi a sostegno della scuola.

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