Covid-19

Rientro a scuola sotto il segno della normalità a Cuorgnè

Non mancheranno termoscanner per prendere la temperatura ad allievi, insegnanti e personale

Rientro a scuola sotto il segno della normalità a Cuorgnè
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Rientro a scuola sotto il segno della normalità a Cuorgnè

Rientro a scuola

Si preannuncia un rientro a scuola sotto il segno della normalità a Cuorgnè. Il prossimo 14 settembre, con il suono della prima campanella dell'anno scolastico 2020-2021, gli oltre 800 allievi torneranno tra i banchi con il giusto distanziamento, ma senza plexiglas e divisori e soprattutto nelle storiche aule degli 8 plessi cittadini e non in «container». Obiettivi centrati grazie al fruttuoso lavoro di collaborazione e coordinamento realizzato da una neo costituita “conferenza dei servizi” , che ha visto la partecipazione, tra gli altri del dirigente scolastico, Monica Comuzzi, degli assessori, Davide Pieruccini, Silvia Leto, del consigliere delegato all'istruzione, Antonella D'Amato, del responsabile lavori pubblici del Comune, Katia Massoglia, del geometra Valter Cavaletto, del responsabile settore amministrativo e servizi alla persona del Comune, Carlo Araldi, Patrizia Pierri dell’ufficio scuola e di docenti e personale docente dell'Istituto comprensivo locale.

I commenti

«Di fatto la scuola e il nostro assessorato non si sono mai fermati. Questo tavolo tecnico è stato importante per trovare tutti insieme le migliori soluzioni per la ripartenza della scuola a settembre – spiegano Pieruccini e D'Amato – Sarà un ritorno in classe in presenza e senza grossi sconvolgimenti. Non sarà necessario ricorrere a “container” o a locali diversi da quelli attualmente in uso nei vari istituti scolastici del paese. Le mascherine saranno necessarie solo nei momenti di transito e all'ingresso e uscita da scuola, ma non in classe dove, lavorando sugli arredi delle aule e utilizzando solo banchi singoli, siamo in grado di rispettare il cosiddetto distanziamento “statico” grazie agli spazi ampi a nostra disposizione. Per i pochi lavori necessari di adeguamento potremmo contare anche sui 40mila euro stanziati dal Governo per l'emergenza Covid. Anche il tradizionale orario scolastico non verrà modificato e si continuerà ad andare a lezione dal lunedì al venerdì senza la necessità di utilizzare anche il sabato. Non ci sono grosse criticità nemmeno per il servizio mensa, che andrà a pieno regime da metà ottobre. Al massimo, per rispettare tutte le normative anti Covid richieste dal Governo, inseriremo un turno in più nella rotazione. Il vantaggio di avere più ingressi a disposizione alla scuola elementare Aldo Peno e alla Media Cena ci consente infine di gestire l'entrata in classe degli studenti senza particolari problemi dovuti al rischio di assembramento».

Le novità

Non mancheranno termoscanner per prendere la temperatura ad allievi, insegnanti e personale scolastico e il dispenser del gel igienizzante all'ingresso. «E' in fase di organizzazione – aggiungono Pieruccini e D'Amato – il servizio di trasporto scolastico. Abbiamo contattato la ditta che lo gestisce per coordinarci anche sotto questo aspetto. Valuteremo di concerto con il dirigente scolastico, Monica Comuzzi, anche in base a quelle che saranno le future disposizioni in merito all'emergenza Covid-19 la possibilità di tenere delle lezioni in altri spazi: pensiamo all'area sportiva di via Braggio per l'educazione fisica o la Pinacoteca Carlin Bergoglio per storia dell'arte o l'ex sala consiliare del Comune per educazione civica». Giustamente soddisfatta anche la dirigente scolastica, Monica Comuzzi: «Abbiamo completato nei giorni scorsi la ricognizione di tutti i plessi scolastici del Comprensivo insieme al nostro Rspp e ci siamo messi al lavoro per garantire un rientro in classe all'insegna del distanziamento e della sicurezza. I lavori da eseguire non sono fortunatamente molti. Le palestre non verranno trasformate in aule. Le classi sono ampie. Saranno sacrificati solo alcuni laboratori alla scuola Media. Collocheremo dei banchi singoli e nei corridoi degli armadietti stile college per gli alunni in modo da non sovraccaricare di arredi le classi».
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