SAN MAURIZIO CANAVESE

San Maurizio: ruba il defibrillatore e cerca di venderlo

E' successo in piazza Marconi. Chi ha rubato il sistema salva-vita ha poi cercato di venderlo a 80 euro agli utenti che erano in attesa del treno alla stazione ferroviaria

San Maurizio: ruba il defibrillatore e cerca di venderlo
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San Maurizio: ruba il defibrillatore e cerca di venderlo

«A seguito del furto avvenuto venerdì 18 marzo e dei continui atti di vandalismo siamo costretti nostro malgrado a lasciare la postazione di piazza Marconi angolo via Mameli  (vicino alla pensilina della fermata dell'autobus) senza defibrillatore. Il 6 novembre 2021 è stato oggetto di divertimento di alcune persone che hanno sfogato le loro frustrazioni contro il defibrillatore, il costo per la sostituzione del nuovo totem è stato di 150 euro pagato dall'AVIS San Maurizio
Domenica 28 novembre 2021 il divertimento del sabato sera di alcuni personaggi! Due giorni e una notte la postazione è stata senza defibrillatore perché abbiamo dovuto sostituire le piastre costo 200€ in quanto i buontemponi si sono divertiti con il defibrillatore più 150€ per la sostituzione nuovamente del totem, il tutto pagato dai componenti del direttivo AVIS San Maurizio che spontaneamente si sono autotassati. Il defibrillatore è un apparecchio salvavita ed è stato possibile comprarlo grazie ai donatori di sangue che periodicamente "donano il sangue” per salvare delle vite umane e poter realizzare tanti progetti volti ad aiutare il prossimo. Sappiamo bene l'ora in cui è stato sottratto il defibrillatore e poi cercato di venderlo a 80 euro alle persone che erano in attesa del treno alla stazione ferroviaria di San Maurizio.  Ci auguriamo che l'autore di tale azione si renda conto della gravità del gesto e rimetta al suo posto o ci faccia trovare l’apparecchio salva vita».
Questo è il comunicato che il presidente dell'associazione Avis San Maurizio, Emanuele Appio, ha pubblicato sui social per informare dell'accaduto e per comunicare l'eliminazione del defibrillatore in piazza Marconi. Un provvedimento che lascia l'amaro in bocca, che spiace, ma che è necessario dopo le numerose volte che l'Avis ha rimesso a posto (e speso di tasca sua) i danni causati dai vandali sempre allo stesso defibrillatore.

Sono in corso le indagini da parte di carabinieri e polizia locale

Il gesto non rimarrà senza uno o più colpevoli. Sono infatti in corso le indagini per risalire all'autore o autori dell'inqualificabile furto degno di chi non ha cervello e solo molta ignoranza. Si spera presto di arrivare a scoprire chi ha commesso il reato e che venga giustamente punito per il pessimo atto.

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