La gente è ormai esasperata

Schiamazzi in via Arduino: gli abitanti hanno presentato un esposto

Alcuni cuorgnatesi hanno deciso di rivolgersia alle autorità per cercare di migliorare la situazione.

Schiamazzi in via Arduino: gli abitanti hanno presentato un esposto
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Situazione divenuta insostenibile. Schiamazzi in via Arduino: gli abitanti hanno presentato un esposto.

Schiamazzi in via Arduino: gli abitanti hanno presentato un esposto

Gli abitanti del centro storico di Cuorgnè sono stufi di non dormire a causa dell’ormai consueta bagarre notturna della zona. A raccontare quanto sta accadendo è Paolo Alessandro Simonetta, portavoce dei residenti che hanno deciso di presentare un esposto al Comune per informare circa la situazione ed ottenere risposte.

"Siamo stanchi di questa situazione..."

«Alcuni residenti del Centro Storico, stanchi della situazione di disturbo della quiete notturna, anche fino alle 5.00 del mattino, che oramai si protrae da anni, hanno deciso di organizzarsi e presentare al Comune un esposto per portare ufficialmente a galla una situazione conosciuta da tutti, ma mai presa seriamente in considerazione. Purtroppo in tanti sono oramai disillusi sull’effettiva utilità di tale decisione, perché rassegnati e soprattutto arrabbiati per la continua noncuranza delle Istituzioni che, pur sapendo di questo disagio, non hanno mai realmente cercato delle soluzioni. Partendo dal presupposto che nessuno di noi vuole limitare le libertà degli altri, in particolare quella dei giovani di ritrovarsi e vivere serenamente la loro socialità, ci auguriamo che questo esposto possa essere un’occasione per educare al rispetto reciproco. Tutti noi siamo stati ragazzi e siamo convinti del fatto che i giovani abbiano il diritto di ritrovarsi e condividere momenti spensierati e di festa, ma di sicuro non hanno il diritto di recare disturbo e danno agli altri. Il più antico principio di democrazia e convivenza civile insegna che «la mia libertà termina dove inizia quella del mio vicino».

"Speriamo nei dovuti provvedimenti"

«Ci sono tantissimi luoghi dove i giovani si possono ritrovare senza dare fastidio a nessuno. In alcune occasioni abbiamo anche parlato con questi ragazzi, invitandoli alla moderazione o a recarsi altrove, ma raramente siamo stati ascoltati e, il più delle volte, siamo stati ignorati, se non addirittura sbeffeggiati. Ci auguriamo che, con l’ufficialità di questo esposto, dove non arriva il buon senso, possano almeno arrivare i dovuti provvedimenti istituzionali per far cessare questi comportamenti vergognosi. Il Centro Storico non è abbandonato, ma è vivo e chi ci vive non desidera altro che rispetto delle regole e delle persone».

Il testo dell’esposto

L’esposto è stato consegnato al Sindaco, al comando dei Vigili Urbani ed alla Stazione dei Carabinieri della Città di Cuorgnè, specificando che più volte, soprattutto durante i mesi estivi, finito il periodo di coprifuoco e di maggiori restrizioni, è stato necessario chiedere l’intervento delle Forze dell’Ordine: «Durante la notte gruppi di numerosi giovani si ritrovano a consumare alimenti e bevande nelle piazzette del Centro Storico, sotto i portici e sulla scalinata che collega Piazza Azario a Via Famiglia Rossatti, in modo irrequieto, con urla, schiamazzi, uso di clacson per richiamarsi, ascolto di musica ad alto volume e passaggi in auto anche ad elevata velocità producendo ulteriori rumori molesti. In tali occasioni, le pattuglie dei Carabinieri, a seguito di nostra segnalazione, hanno dovuto fare più passaggi prima di riuscire ad allontanare i giovani. Più volte è stato richiesto l’intervento del 112, che tuttavia non è servito a risolvere definitivamente il problema, dato che gli schiamazzi si sono ripresentati con uguale molestia ed intensità qualche sera dopo l’intervento delle Forze dell’Ordine. Non è pensabile dover subire tali comportamenti incivili e irrispettosi, peraltro in totale spregio alle norme del Regolamento di Polizia Urbana. Questo esposto ha lo scopo di porre all’attenzione di questa Amministrazione accadimenti che riguardano vicende attinenti l’ordine pubblico e la tutela del cittadino, affinché vengano effettuate le opportune indagini e assunte tutte le iniziative necessarie a risolvere il problema». Nel pomeriggio di oggi, mercoledì 15, residenti ed istituzioni si incontreranno per trovare una soluzione e dibattere del problema.

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