Cirié

Segregata per una notte e quasi strangolata

Determinante il blitz dei carabinieri che hanno tratto in salvo la giovane donna.

Segregata per una notte e quasi strangolata
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Segregata per una notte e quasi strangolata. Sono state ore di terrore nel centro storico di Cirié per una giovane donna. Ed E’ stata la mamma a salvare la figlia ventenne che era stata sequestrata in casa dal fidanzato, conosciuto soltanto da poche settimane.

Segregata per una notte

L'uomo, disoccupato, già con precedenti, dopo aver litigato con la giovane l'ha trattenuta nel suo alloggio in centro per tutta la notte, malmenandola, provando anche a strangolarla, minacciandola di morte con un coltello. E le ha anche rotto il telefonino, per evitare che lei potesse chiedere aiuto. Un’aggressione che sarebbe andata avanti per ore. Solo al mattino il giovane ha poi permesso alla ragazza di contattare la madre per chiederle di avvisare i suoi superiori che non si sarebbe presentata al lavoro.

Messaggio WhatsApp

La madre, letto il messaggio su WhatsApp, si insospettisce perchè è stato inviato dal telefonino del giovane e non da quello della figlia. Così intuendo che ci fosse qualcosa che non andava ha iniziato a telefonare ripetutamente a quel numero tanto da costringere il ragazzo a far rispondere la giovane segregata. Lei, benchè sotto minaccia, riesce a fare capire alla madre che è in pericolo. La donna ha subito allertato il 112.

Il blitz in casa

Così i carabinieri della Tenenza di Ciriè hanno organizzato il blitz. Nei pressi anche l’ambulanza del 118. Con la scusa di dover consegnare una notifica al giovane, i militari hanno bussato alla porta e sono riusciti ad entrare nell’alloggio portando in salvo la ventenne, che è stata poi ricoverata all'ospedale di Ciriè per accertamenti. Qui i medici le hanno riscontrato diverse contusioni e abrasioni sulle gambe, braccia, torace e la distrazione della colonna cervicale, causa il tentativo di strangolamento. E’ stata giudicata guaribile in una ventina di giorni.

L'arresto

Il giovane è stato arrestato in flagranza di reato con l’accusa di sequestro di persona e lesioni. Il gip del tribunale di Ivrea, ha convalidato l’arresto in carcere, a Ivrea, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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