Sindaci in protesta sul treno Ivrea-Torino

Sindaci in protesta sul treno Ivrea-Torino
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Sindaci in protesta questa mattina, giovedì (9 novembre 2023), sul treno Ivrea-Torino.

Sindaci in protesta

Indossando la fascia Tricolore, questa mattina (9 novembre 2023) i sindaci in protesta sul treno Ivrea-Torino. Matteo Chiantore di Ivrea, Sonia Cambursano di Strambino, Fausto Francisca di Borgofranco, Renzo Galletto di Montalto Dora, Antonio Mazza di Banchette, Oscarino Ferrero di Romano, Luigi Sergio Ricca di Bollengo, e molti altri loro omologhi eporediesi sono saliti sul treno, partito dalla stazione di Ivrea alle 7.41  e diretto a Torino.

Le polemiche nell'Eporediese

La manifestazione è stata un atto di solidarietà ai tanti pendolari che quotidianamente patiscono disagi e disservizi, non solo per i ritardi, ma anche perché costretti a viaggiare in piedi per mancanza di posti a sedere. E' infatti in corso anche una petizione lanciata proprio da una pendolare eporediese per chiedere almeno l'aggiunta di un vagone, affinché i viaggiatori non restino ammassati come sardine fino al capoluogo piemontese.

Il consigliere regionale Alberto Avetta

Questa mattina con i primi cittadini eporediesi c'era anche il consigliere regionale, Alberto Avetta. «E' inaccettabile che Ivrea e questa linea ferroviaria siano ancora escluse dal sistema ferroviario metropolitano di Torino - le parole di Avetta indirizzate alla Giunta Cirio - Ivrea e questa parte di Canavese hanno diritto ad un collegamento metropolitano con il capoluogo».

L'esclusione di Ivrea dalla SFM8

«La Regione Piemonte deve correggere questa assurdità ed estendere fino ad Ivrea la SFM8 (Lingotto-Chivasso) e poi, ad elettrificazione completata, fino al confine di Carema con la Valle d’Aosta - ha ancora aggiunto Avetta -  È inaccettabile oggi che Ivrea sia l’unica città dell’area metropolitana non servita dal servizio ferroviario metropolitano. Il capoluogo ha bisogno di connettersi con il suo territorio e il trasporto su ferro è l’infrastruttura fondamentale di questa connessione. È inutile riempirsi la bocca di sviluppo economico e attrattività del Canavese, quando manca una infrastruttura primaria. Garantire un servizio ferroviario adeguato è indispensabile non solo per le ricadute ambientali e turistiche ma anche se vogliamo rilanciare le prospettive del Tribunale come  quelle dell’ospedale di Ivrea. Lo dobbiamo ai tanti canavesani che raggiungono ogni giorno Torino ed alle tante persone che sceglierebbero di lavorare ad Ivrea se fosse garantito un servizio ferroviario metropolitano».
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