Spara ai carabinieri per farsi uccidere
Le pistole erano armi giocattolo, così il 30enne aveva organizzato la sua morte.

Spara ai carabinieri a Settimo Torinese: voleva essere ucciso dalle forze dell’ordine.
Spara ai carabinieri
Erano le 1,05 circa, della mattina di venerdì 6 aprile quando a Settimo Torinese, più precisamente a Mezzi Po, l’uomo alla guida di un’auto ha affiancato quella dei carabinieri e ha estratto una pistola, poi ha sparato 2 colpi (a salve) contro la macchina.
L’inseguimento
Poi il lungo inseguimento, iniziato in via Torino a Brandizzo e proseguito sull’autostrada 4A Torino – Milano, direzione Milano. Il fuggitivo ha forzato la barriera del casello autostradale di Rondissone. Dopo cinque chilometri circa, percorsi a folle velocità, l’uomo ha esploso, con l’auto in corsa, un altro colpo di pistola a salve contro la pattuglia, a questo punto i militari hanno sparato un colpo di pistola contro la gomma destra, bucandola. L’uomo ha proseguito ugualmente la fuga fermandosi poi in una piazzola di sosta all’altezza dell’uscita autostradale Borgo D’Ale.
La sparatoria
A questo punto l'uomo è sceso dalla macchina e ha esploso altri due colpi di pistola, sempre a salve, contro la macchina dei carabinieri. Poi è ripartito e si fermato lungo il tratto autostradale A4, tra Borgo D’Ale e Santhia, dove è sceso e ha sparato nuovamente a salve conto i carabinieri, poi è risalito in macchina. In prossimità di Santhià però ha perso il controllo del mezzo e si schiantato contro un new jersey.
Voleva esser ucciso dai carabinieri
L’uomo è stato bloccato e arrestato. Si tratta di Valeri A., nato in Bielorrussia, 30 anni, residente a Gassino, celibe, idraulico, incensurato.
In macchina i militari hanno sequestrato una pistola semiautomatica software marca y.p. con tappo colorato di nero per rendere arma giocattolo più simile possibile pistola semiautomatica Beretta modello 92 f. Una rivoltella a salve calibro 9 mm con tappo colorato di nero. Durante la perquisizione è stato trovato un biglietto scritto dall’uomo in cui scrive di essere consapevole di quello che stava per fare e chiedeva perdono ai carabinieri.
Valeri A. aveva organizzato il suo suicidio: voleva morire così, ucciso dai carabinieri.
A modo suo un romantico. E chiede anche perdono del disturbo.