Tonno e cracker in mensa, il calciatore Antonio Candreva si mobilita per la bimba
Quanto accaduto nel veronese ha dei precedenti anche sul nostro territorio.
Alla bambina, di origine straniera, era stato dato un pasto diverso dai compagni perché i genitori non erano in regola coi pagamenti.
Tonno e cracker in mensa, i genitori non erano in regola coi pagamenti
Tonno e cracker. Questo è il pranzo che è stato servito a una bambina delle scuole elementari di Minerbe, nel veronese. Il motivo è presto detto: i genitori, di origine straniera, non sono in regola con il pagamento dei buoni pasto. La piccola, vedendo gli altri compagni mangiare un pasto diverso e ben più sostanzioso, si è messa anche a piangere. L’episodio, accaduto pochi giorni fa nel Comune, è stato denunciato dalla segreteria provinciale del Partito Democratico che ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale a guida leghista e presto è diventato un caso nazionale.
Il giocatore Candreva si mobilita per la bambina
Il clamore destato dalla vicenda ha colpito, come riportano i colleghi di Veronasettegiorni, la sensibilità di uno dei calciatori più famosi del campionato di Serie A. Il centrocampista dell’Inter, Antonio Candreva, infatti, ha deciso di intervenire in favore della bambina parlando direttamente con il sindaco del paese per fargli sapere che vorrebbe essere lui ad accollarsi le spese della mensa.
I precedenti sul territorio
Il caso accaduto nel veronese, però, ha dei precedenti, anche sul nostro territorio. Appena un mese fa vi avevamo raccontato la storia del ragazzo disabile di Vauda che frequenta la scuola media di San Carlo Canavese al quale non è stato concesso l'uso del pulmino per i disabili. Il sindaco infatti ha condizionato tale concessione al pagamento delle quote mensa scolastica dei figli non saldate negli anni scorsi. Qui tutta la storia.