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Torino crolla al 64° posto nella classifica della Qualità della vita

La graduatoria si basa su una serie di aspetti socio-economici che descrivono l’andamento della vita nelle città, quest’anno la pandemia ha aggiunto un nuovo parametro.

Torino crolla al 64° posto nella classifica della Qualità della vita
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Torino crolla al 64° posto nella classifica della Qualità della vita stilata da ItaliaOggi e l’Università La Sapienza di Roma.

I parametri della graduatoria

La graduatoria si basa su una serie di parametri socio-economici che descrivono l’andamento della vita nelle città quest’anno, la pandemia ha aggiunto un parametro agli algoritmi, mutando l’andamento della classifica ed è da leggersi anche in questo senso il crollo in classifica della nostra città. Torino infatti perde ben 15 posizioni rispetto al 2019. Ad influire negativamente, oltre al Covid, ci sarebbero anche vari progetti bloccati che hanno trasformato la città in un cantiere a cielo aperto. Ma con l’arrivo delle ATP Finals e la UEFA Nations League, e la chiusura di molti dei cantieri cittadini in programma nel 2021, il capoluogo può ragionevolmente pensare a una risalita. Purtroppo però, al momento la città non è neanche tra le città più ricche della classifica, anche a causa delle grandi difficoltà delle grandi fabbriche e delle ditte di export, tutte in perdita rispetto a dodici mesi fa.

Le città piemontesi in classifica

La nostra regione è in graduatoria con ben 8 presenze, qui di seguito tutte le città piemontesi:

Verbano – Cusio – Ossola – 12°
Cuneo – 14°
Biella – 24°
Novara – 42°
Vercelli – 59°
Asti – 63°
Torino – 64°
Alessandria – 76°

 

La situazione nel resto d’Italia

Il caso di Torino non rappresenta un’eccezione: le metropoli sono calate tutte. Milano, la più ricca in classifica, si registra al 45°, Roma al 50°. Mentre le piccole province conquistano la vetta: quest’anno Pordenone è in cima a tutte  sorpassando Trento che si deve accontentare del secondo posto. Il gradino più basso del podio è per Vicenza che comunque migliora nettamente il 14esimo posto dell’edizione precedente. Ed è un grande salto in avanti anche per Padova: la città candidata a entrare nella lista dei luoghi Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO passa dall’undicesima alla quarta posizione. In generale al nord il trend è molto positivo, mentre al sud si registrano tutte le piazze in fondo alla classifica dove Napoli cade al 103°posto e Foggia chiude la classifica.

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