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Tragedia a Stresa, ecco chi sono le vittime

Resta ancora in condizioni critiche il bimbo di 5 anni ricoverato al Regina Margherita di Torino.

Tragedia a Stresa, ecco chi sono le  vittime
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Precipita una cabina della funivia a Stresa. Quasi tutti gli occupanti sono deceduti. La conta dei morti è salita a 14 al momento, mentre non ce l’ha fatta nemmeno uno dei bambini ricoverati d’urgenza a Torino. Resta ancora in condizioni critiche il bimbo di 5 anni.

Cominciano a spuntare le identità delle vittime

A metà serata, come riportano i colleghi di Prima Novara, hanno iniziato a circolare alcuni dettagli sull’identità delle vittime. Per il momento sono stati diffusi i dati di 12 delle vittime presenti in quella maledetta cabina. Mancano all’appello i due bambini ricoverati inizialmente in ospedale e una terza persona. Tra i deceduti c’erano tre persone residenti a Pavia, Biran Amit, Peleg Tal, Biran Tom, rispettivamente di 30 anni, 27 anni e 2 anni. Due persone di cui non si conosce la residenza, Cohen Konisky Barbara e Cohen Itshak,  ma rispettivamente di 71 anni e 81 anni. Due giovani di 27 e 26 anni, Shahaisavandi Mohammadreza e Cosentino Serena, residenti in provincia di Cosenza, due varesini di 27 e 29 anni, Malnati Silvia e Merlo Alessandro, un 56enne del Varesotto, Zorloni Vittorio e un 45enne e una 40enne della provincia di Piacenza, rispettivamente Gasparro Angelo Vito e Pistolato Roberta.

Precipita una cabina: tragedia a Stresa

La vicenda non è ancora chiara e per ora quelle che filtrano sono solo indiscrezioni ma verso le 12.30 una cabina della funivia Mottarone-Stresa è caduta al suolo per ragioni ancora da chiarire. Si sa solamente che con ogni probabilità il cavo portante d’acciaio che sorreggeva la cabina si è spezzato. Secondo le prime dichiarazioni dei carabinieri intervenuti sul posto non risulterebbero problemi di manutenzione sull’impianto. La cabinovia è impattata sul terreno ed è rotolata a valle, finendo la sua corsa contro gli alberi. Tra gli occupanti all’inizio sembravano esserci almeno nove morti. La sindaca di Stresa ha parlato in tv di un bilancio ben peggiore: 12 morti e 3 feriti e questi numeri sono stati successivamente confermati anche dai soccorritori. Dopo qualche ora però la conta dei morti è salita già a 13. Sul posto una volta terminate le operazioni di soccorso – in azione c’erano gli elicotteri e numerosi mezzi dei vigili del fuoco, oltre agli uomini del Soccorso alpino e speleologico Piemontese – è iniziata l’identificazione delle vittime. Tra le persone decedute nell’incidente ci sarebbero sicuramente dei bambini e anche dei turisti stranieri, ma fino a quando non si saprà con maggiore certezza qualcosa sull’identità di tutti, le forze dell’ordine non comunicheranno nulla.

Nel frattempo uno dei due bambini portati d’urgenza all’ospedale di Torino con un elicottero è morto. I piccoli, rispettivamente di 9 e 5 anni, erano stati condotti in codice rosso al Regina Margherita. Il più grande, dopo essere stato rianimato ed è stato sottoposto a una Tac. Purtroppo però pochi minuti fa non ce l’ha fatta. Il piccolo di 5 anni invece avrebbe le gambe fratturate e un trauma cranico, toraco-addominale. E’ stato intubato e resta in prognosi riservata. Sulla vicenda gli aggiornamenti sono continui, ecco il Tweet della Polizia di Stato:

Una commissione d’inchiesta per fare luce sul caso

“Il Ministero – ha detto al Tg1 il Ministro per le Infrastrutture e la mobilità sostenibile Enrico Giovannini –  ha già avviato le procedure per istituire una commissione su quanto accaduto e ha già avviato le verifiche sui controlli che sono stati svolti nel passato sull’impianto. Si tratta di un evento drammatico che stiamo seguendo con la massima attenzione. Non appena informato ho preso contatto con il prefetto di Verbania-Cusio-Ossola che insieme al questore si stava recando sul luogo del disastro. Poi ho parlato con la capo dipartimento dei Vigili del fuoco e con il capo dipartimento della Protezione Civile. Il nostro pensiero va a chi ha perso la vita nell’incidente, ai bambini trasportati all’ospedale di Torino e alle loro famiglie”.

Il commento del Commissario Gentiloni, del consigliere Allasia, di Forza Italia e del presidente Cirio

“La tragedia della funivia di Stresa – scrive su Twitter il Commissario agli affari economici dell’Unione Europea, Paolo Gentiloni – porta il lutto in una domenica che doveva essere di speranza. Penso al dolore infinito delle famiglie delle vittime di questo assurdo incidente”. Il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha invece annunciato che si dirigerà direttamente sul posto. “Sono in viaggio verso Stresa – scrive – siamo sconvolti per l’incidente avvenuto oggi sulla funivia del Mottarone. Ci stringiamo forte alle famiglie delle vittime e preghiamo per i due bambini feriti con ogni speranza possibile nel cuore. È una tragedia enorme che ci toglie il fiato. La Protezione civile regionale è sul posto per aiutare i soccorsi e dare tutto il proprio sostegno”. “Esprimo a nome del Consiglio regionale del Piemonte – aggiunge il consigliere Stefano Allasia – il cordoglio per l’immane tragedia avvenuta lungo la linea della funivia Stresa-Alpino Mottarone che ci lascia tutti senza parole. Il mio pensiero va alle famiglie delle persone che hanno perso la vita, comprendendo che nulla può alleviare un dolore così grande, ma in questo momento è importante stringerci attorno a loro. Di fronte alla morte di così tante vite non si può che restare sgomenti e addolorati. Chiedo a tutti i piemontesi di unirsi in preghiera per i due bambini feriti in modo grave che lottano per la vita, trasportati in codice rosso presso il Regina Margherita a Torino”.

““Ci stringiamo attorno alle famiglie colpite dalla tremenda tragedia avvenuta a Stresa. Ora aspettiamo le risultanze delle indagini che dovranno accertare come sia potuto avvenire questo incidente che speriamo siano rapide, anche se sappiamo che conoscere le ragioni del cedimento non potrà mai restituire ai propri cari le persone che abbiamo perso”. Ad affermarlo in una nota il coordinatore regionale degli Azzurri in Piemonte Paolo Zangrillo, i vicecoordinatori regionali Roberto Pella, Roberto Rosso e Diego Sozzani, la commissaria azzurra e parlamentare del Vco Mirella Cristina e tutti i parlamentari piemontesi.

I sindacati si scagliano contro i responsabili dell’impianto: “Più sicurezza nei trasporti”

Quando la voce del terribile incidente ha cominciato a diffondersi i sindacati si sono immediatamente interrogati sulla sicurezza dell’impianto. “Esprimiamo il nostro cordoglio ai familiari delle vittime e chiediamo che si faccia di più per garantire la sicurezza nei trasporti”. Lo dichiarano Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, spiegando che: “Da tempo stiamo lavorando per porre sotto i riflettori questa problematica, ma non sempre abbiamo riscontrato la dovuta sensibilità da parte delle associazioni datoriali competenti e delle aziende. Nell’attesa che si faccia piena luce sulla dinamica dell’incidente, chiediamo che si aprano subito un tavolo aziendale e uno ministeriale, che coinvolga anche l’Inail, per affrontare la questione sia nell’ambito del trasporto pubblico locale, inclusi quindi gli impianti a fune, sia nell’ambito istituzionale per definire opportune condizionalità per le aziende che non effettuano una formazione sistematica sui temi della sicurezza. L’obiettivo di azzerare gli infortuni non è utopistico e quindi va perseguito in ogni modo”. La funivia era stata riaperta solo lo scorso 24 aprile, dopo un importante intervento di manutenzione. La Procura di Verbania ha  disposto il sequestro dell’impianto. Le ipotesi di reato su cui si lavora sono omicidio colposo plurimo e lesioni colpose.

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