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Vandali alla chiesa dei Templari a San Giusto

La denuncia della prima cittadina Giosi Boggio: «Un affronto alla sacralità dell’edificio, al suo significato storico e religioso, ma anche alla nostra intera comunità»

Vandali alla chiesa dei Templari a San Giusto
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Vandali alla chiesa dei Templari a San Giusto. La denuncia della prima cittadina Giosi Boggio: «Un affronto alla sacralità dell’edificio, al suo significato storico e religioso, ma anche alla nostra intera comunità»

Vandali alla chiesa dei Templari a San Giusto

La denuncia della prima cittadina Giosi Boggio: «Un affronto alla sacralità dell’edificio, al suo significato storico e religioso, ma anche alla nostra intera comunità»

Sgomento tra la comunità sangiustese per gli atti vandalici compiuti qualche giorno fa ai danni della chiesetta dedicata a San Giacomo di Ruspaglia, significativo anche il commento indignato del sindaco Giosi Boggio pubblicato sulla pagina Facebook del Comune.

Le parole del sindaco Boggio

«E’ una brutta faccenda – dichiara il sindaco Boggio – è un affronto alla sacralità dell’edificio, al suo significato storico e religioso, ma anche alla comunità sangiustese e soprattutto ai volontari che si impegnano con dedizione a tenere in ordine anche l’area esterna della chiesetta, un gioiello dell’anno 1000 tra l’altro».

Atto vandalico e furto?
«In quella chiesetta non c’è nulla da rubare, i banchi sono stati donati dai sangiustesi – risponde Giosi Boggio – la cosa preziosa, oltre alla chiesa stessa, è l’affresco che si trova dietro l’altare e che è stato danneggiato, così come la porta di ingresso. E c’è di più, purtroppo, sull’altare è stata versata della cera, siamo difronte a un atto di totale dispregio dell’edificio e di ciò che rappresenta, un gesto motivato dalla soddisfazione di distruggere o legato a consuetudini meno conosciute, forse qualche rito stupido, una brutta faccenda in ogni caso, lo ribadisco».

La chiesetta di San Giacomo non può essere protetta o sorvegliata in qualche modo?
«Purtroppo in quella zona non arriva l’elettricità quindi non è possibile installare una telecamera – afferma il sindaco Boggio – c’è una sbarra che impedisce l’accesso alle automobili, tutto qui. Questo atto di vandalismo non solo danneggia fisicamente un luogo di culto millenario, ma offende anche il senso di rispetto e di devozione che dovremmo avere tutti verso la nostra storia e le nostre tradizioni. Chiunque sia responsabile di tali gesti ignobili deve essere perseguito con la massima severità dalla legge. Ci tengo a esprimere la mia solidarietà al Gerbo Grande e a tutti coloro che si sono sempre dedicati alla conservazione e alla valorizzazione di questo prezioso patrimonio».

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