Venditori abusivi e merce contraffatta: i controlli

Continuano i controlli della Polizia di Stato e della Polizia Locale per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.

Venditori abusivi e merce contraffatta: i controlli
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Continuano i controlli della Polizia di Stato e della Polizia Locale per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione.

Continuano i controlli della Polizia di Stato e della Polizia Locale per prevenire e contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale e della contraffazione. Nella giornata di ieri, gli agenti del Commissariato Centro, insieme a personale della Polizia Municipale Sezione 1° Centro, hanno controllato 6 senegalesi che vendevano, privi di autorizzazione, merce di vario genere in pieno centro città. L’attività si pone in linea con i controlli effettuati nelle scorse settimane, che hanno portato al sequestro di decine di capi d’abbigliamento contraffatti lungo via Garibaldi, sempre ad opera di polizia di stato e polizia municipale. Questa volta l’obiettivo sono stati i vari “banchetti” abusivi posizionati sotto i portici di piazza Castello, straripanti di merce di vario genere, venduta senza le specifiche autorizzazioni e fabbricata con materiali non conformi alla normativa europea. Si tratta di giocattoli vari, apparecchiature a basso voltaggio, cappellini, occhiali da sole, puntatori laser, ombrelli di varie dimensione, cover per cellulari ed altro ancora. Il tutto, ovviamente, privo delle confezioni contenenti le informazioni minime previste dal vigente codice del consumo e volte alla tutela del consumatore e, soprattutto nel caso dei giocattoli, con marcatura CE assente o contraffatta. Tutta la merce, 556 pezzi, è stata sequestrata e sono state elevate multe per oltre 30.000 euro a carico dei 6 cittadini senegalesi, risultati tutti in regola sul territorio nazionale. L’intensificazione di questa importante attività di controlli, che vede impegnate le diverse forze dell’ordine, è scattata a seguito delle numerose segnalazioni e denunce per il c.d. accattonaggio molesto, che i “gestori” dei numerosi banchetti effettuano soprattutto a danno delle scolaresche di bambini in gita studio a Torino e dei turisti che visitano la città.

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