Vespia, la discarica per ora è stata chiusa

Il sito castellamontese resterà off limits per circa un mese, dopo il sopraluogo del Noe e dell'Arpa

Vespia, la discarica per ora è stata chiusa
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Il sito castellamontese resterà off limits per circa un mese, dopo il sopraluogo del Noe e dell'Arpa

Resterà chiuso per circa un mese, in attesa dei lavori richiesti, la discarica di Vespia, nel comune di Castellamonte. Questo è quanto stato deciso nei giorni scorsi dopo il sopraluogo del Noe e dell'Arpa. Negli ultimi mesi i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Torino e il personale specializzato dell’Arpa Piemonte hanno effettuato una serie di interventi presso la discarica per rifiuti non pericolosi di Vespia. Sono ben note le vicissitudini della discarica, nata nei primi anni ’90, passata di mano più volte ed ora gestita dalla ditta Agrigarden Ambiente srl che ha ereditato una situazione complessa anche in considerazione della particolare conformazione della discarica stessa, nata su una preesistente cava di caolino sul versante di una collina e caratterizzata da brusche pendenze, difficoltà di accesso e vicinanza al torrente Malesine. Il notevole incremento dei conferimenti di rifiuti nelle ultime settimane ha accentuato diverse criticità nella gestione del sito, tanto da spingere gli operanti a disporre una serie di provvedimenti al fine di scongiurare pericoli per l’ambiente e la popolazione. Nel contempo la Città Metropolitana di Torino ha sospeso cautelativamente l’autorizzazione a ricevere rifiuti da parte della discarica. In particolare i Carabinieri del Noe e l’Arpa hanno richiesto alla società che gestisce il sito l’attivazione di una più articolata e funzionale rete di raccolta del percolato e del biogas, il rispetto del perimetro della discarica per il deposito dei rifiuti e una più efficace copertura degli stessi. Contemporaneamente sono stati incrementati i controlli dei parametri ambientali nelle aree circostanti al sito allo scopo di monitorare eventuali ipotesi di inquinamento allo stato attuale non ancora verificatesi. Della situazione è stata informata la Procura di Ivrea.

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