Violetta, la Vezzosa Mugnaia come la dea Atena
Noi di InCentrum, che amiamo cercare negli individui e nelle loro vite la forza e l’energia che li spinge verso il loro essere, vediamo in questa vicenda, nel coraggio e nella forzafemminile di Violetta, l’espressione della dea Atena.
Violetta, la Vezzosa Mugnaia come la dea Atena: l'interessante riflessione di Alessandra Lunghini e Andrea Montagnini dello studio InCentrum di Ivrea sull'eroina del Carnevale di Ivrea.
Violetta, la Vezzosa Mugnaia
“Una volta anticamente” un barone vessava il suo popolo con tasse e maltrattamenti obbligandolo al pagamento di un tributo in occasione del matrimonio. Quando i giovani sposi non avevano denaro per poter pagare la tassa il tiranno imponeva alle fanciulle di giacere con lui la prima notte di nozze, era lo “Ius Primae Noctis”. Violetta, la figlia di un mugnaio, è la promessa sposa del suo amato Toniotto. Anche lei deve sottostare all’obbligo di passare la sua prima notte di nozze con il tiranno. Ma decide di ribellarsi alla sorte che l'attende e di diventare l’eroina dei suoi concittadini.
La riflessione
Noi di InCentrum, che amiamo cercare negli individui e nelle loro vite la forza e l’energia che li spinge verso il loro essere, vediamo in questa vicenda, nel coraggio e nella forza
femminile di Violetta, l’espressione della dea Atena. Atena è figlia di Metis e Zeus, simbolo di una perfetta ed equilibrata fusione di intelligenza e forza. Atena, la guerriera saggia, la
dea della sapienza e della guerra, possiede in sé la sintesi delle qualità di chi l’ha generata. Possiede la forza e il potere del padre e l’intelligenza astuta della madre.
La mitologia greca
In principio quando vi fu una lotta per il predominio sul regno dell’Olimpo, Zeus riuscì ad ottenere il potere e a diventare il padre di tutti gli dèi grazie all’aiuto di Metis. Questa è la
divinità che rappresenta l’intelligenza mobile, ondeggiante, capace di adeguarsi alla realtà e alle contingenze. La sua è un’intelligenza che non procede per schemi, ma che aggira
l’ostacolo affrontando la realtà con fluidità, cogliendo il momento giusto e, talvolta, ingannando. Ottenuto il potere, Zeus, per tenere vicino a sé e dalla sua parte Metis, decise
di sposarla e metterla incinta. Poi la inghiottì. Zeus divenne così pieno di Metis. L’intelligenza astuta finì tutta dentro di lui. Ma Metis era incinta, stava per diventare madre
di Atena.
Il parallelismo con la dea
La figlia di Metis e di Zeus nacque dalla testa del padre, dalla parte del corpo dove risiede l’intelligenza. Atena, figlia prediletta di suo padre, nacque già adulta e armata. Atena è con Violetta quando la giovane sposa decide di accettare la pretesa del feudatario e di recarsi al castello, dimora del tiranno. Atena dona a Violetta la furbizia nell’usare la forza altrui. Violetta si adegua alla realtà e alle contingenze del suo percorso di vita. Affronta l’ostacolo decidendo di incontrare il suo nemico. Deve recarsi al castello e accetta. Cade nella trappola per ingannare a sua volta. Finge di accettare l’infame pretesa del feudatario, e nasconde tra i suoi lunghi capelli un pugnale. Aspetta l’attimo giusto per colpire. Lo uccide con la risolutezza e l’audacia offertele da Atena. In questo modo salva se stessa e libera il suo popolo.
L'eroina del Carnevale di Ivrea
Violetta è l’eroina che con l’energia di Atena diventa protettrice della sua città. Protegge Ivrea ei suoi abitanti dalla tirannia e dalle ingiustizie. Porta l’intelligenza che si contrappone vittoriosamente alla forza bruta del tiranno. Violetta infiamma i cuori dei suoi concittadini e li esalta accompagnandoli alla battaglia contro chi “mangia polpa ed ossa”. È la personificazione della vittoria. È grazie al suo gesto che è possibile la rivolta e la conseguente “vittoria popolana”.