Maliarosa scalda i motori a Rivarolo per il vincitore del Giro d'Italia

A Rivarolo è stata presentata al pubblico la moto tutta canavesana che andrà in premio al vincitore del Giro d'Italia.

Maliarosa scalda i motori a Rivarolo per il vincitore del Giro d'Italia
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Maliarosa, la moto made in Colleretto Castelnuovo, andrà in premio al vincitore del Giro d'Italia ed è stata presentata al pubblico domenica 5 maggio, al Castello Malgrà di Rivarolo.

Maliarosa: una moto da sogno

Quel che è certo è che Maliarosa non è la solita moto. Costruita dalle esperte mani dell'imprenditore di Colleretto Castelnuovo, Aldo Querio Gianetto, si avvicina più a un'opera d'arte su due ruote che a un semplice mezzo di trasporto. La motocicletta da sogno è stata pensata per celebrare la 102esima Corsa Rosa e la 13° tappa, che transiterà venerdì 24 maggio da Colleretto Castelnuovo. Il bolide, unico nel suo genere, rappresenta il tributo di tutto il territorio all'amato e seguitissimo Giro d'Italia. Come già ribadito dall'aspirante sindaco Aldo Querio Gianetto, esso sarà anche lo splendido premio che si aggiudicherà il ciclista che salirà sul podio al primo posto. Intanto, in attesa del passaggio del Giro, l'estrosa motocicletta scalda i motori per il suo futuro centauro.

La presentazione ufficiale a Rivarolo

La moto si è mostrata al pubblico per la prima volta domenica scorsa, 5 maggio, nella suggestiva cornice del Castello Malgrà di Rivarolo. Amministratori del territorio, amici, conoscenti e canavesani in generale sono rimasti vivamente colpiti dall'opera meccanica che avevano di fronte agli occhi. Aldo Querio Gianetto, il vero artista della motocicletta, ne ha illustrato le caratteristiche e ha inoltre spiegato il pensiero ispirante alla base della sua realizzazione. Così ha affermato:

Il design della Maliarosa, sulla cui fiammante carena è stato stilizzato il percorso collerettese della tappa 13, si basa sull’idea di realizzare una sintesi di elementi che traggono ispirazione dalle prime motociclette da corsa costruite all’inizio del secolo, all’epoca di fatto molto simili a biciclette con il motore.

Con un pizzico di simpatia ha poi concluso: "Sarà donata al vincitore del Giro, che però dovrà venire a ritirarla a Colleretto e a Santa Elisabetta e dovrà dire: quando non voglio pedalare solo Aqg mi può aiutare".

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