San Giorgio Canavese: Canton Ritania in festa per 4 giorni
Domenica la processione per le vie, grazie alla clemenza del tempo, col santo scortato dalle priore: l’uscente Emilia Meotto e l’entrante Giulia Martini.

Canton Ritania in festa per 4 giorni nell’ultimo fine settimana di luglio. La tradizionale ricorrenza per san Felice è trascorsa fra musica, buona cucina e riti religiosi.
Canton Ritania in festa
Non ha deluso le attese a San Giorgio la tradizionale ricorrenza di San Felice che ha visto il Canton Ritania in festa per 4 giorni. Uno in più rispetto al recente passato, col concerto degli astigiani Farinei dla Brigna per i quali molti fans sono arrivati anche da fuori paese: per il gruppo, difatti, dopo 30 anni d’attività, era l’unica data in Canavese nel 2019 in questo loro ultimo tour prima dello scioglimento. Fra pezzi loro e cover ironiche nell’area verde del pluriuso, sempre in piemontese, il pubblico s’è divertito pur se lo spettacolo è stato interrotto mezzora prima per la pioggia nel cuor della notte.
Riti religiosi
La domenica con il Canton Ritania in festa è stata la giornata dei riti religiosi dedicati al santo protettore del cantone, con la Solenne Messa celebrata per l’occasione dall’arcivescovo di Cagliari, monsignor Arrigo Miglio. Al termine, la processione per le vie, grazie alla clemenza del tempo, col santo scortato dalle priore: l’uscente Emilia Meotto e l’entrante Giulia Martini. Felice nel ricoprire il ruolo la neo priora, parrucchiera venticinquenne a San Giorgio: “Per me è un onore portare avanti questa tradizione di Fede del nostro cantone – conferma – , con l’impegno da portare della presenza ai riti religiosi fra celebrazioni e novena; oltre alla pulizia e all’abbellimento coi fiori della chiesa, dove in molti hanno dato una mano. E per il 2020, pur se il nome è ancora top segret, vi sarà un’altra priora giovane a ricoprire il ruolo”.
Organizzazione perfetta
Nei giorni di festa, ed anche nei precedenti e successivi, molto lavoro per il Comitato fra programmazione, riunioni, montaggio, servizio: “ Abbiamo lavorato molto prima e dopo la festa – sottolinea il vice presidente Pier Loris Peila – , questo per organizzare tutto al meglio. Siamo soddisfatti, sia per le presenze che per continuare una tradizione che si trasmette da padre in figlio, ed anche ai nipoti. Siamo anche felici che molti giovani entrino per darci una mano, con l’augurio che questo appuntamento prosegua positivamente per tanti anni futuri. Quest’anno abbiamo proposto la novità del venerdì sera: avendo riscontrato partecipazione, riproporremo il concerto d’un altro gruppo anche nel 2020. E poi l’aperisanFelice la domenica dove abbiamo proposto tanti piatti a buffet graditi dalla gente che è venuta a trovarci”.
Salone Falconieri
E dal via vai di commensali, certamente v’è stato un discreto riscontro, oltre alle presenze nelle due cene al salone Falconieri: “La serata antipasti sotto le stelle è andata abbastanza bene – proseguono dal Canton Ritania in festa – , con un centinaio di ospiti riuniti al salone, visto il rischio pioggia che poi alla fine c’era stata solo il pomeriggio. Ballando ancora fino all’una grazie alla bravura di Marco Picchiottino che, oltre a suonare vari strumenti, ha proposto di tutto: liscio, walzer, musica moderna o latino americano. Ma anche il lunedì sera: circa 200 presenze su prenotazione, in una serata tranquilla di chiusura dove abbiamo proposto anche musica in sottofondo”. Immancabile il lancio del pallone: una sorta di mongolfiera colorata che si libbra nel cielo stellato, fino a scomparire nel buio della notte estiva: “ È tradizione di tutti i cantoni sangiorgesi – conclude – , ognuno la fabbrica con la propria filosofia di concezione e la sua persona di fiducia: il nostro è più lungo e largo. Nelle nostre feste è immancabile, e per san Felice lo lanciamo come sempre la domenica dopo il rosario ed il lunedì sera per concludere in bellezza”.