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L'inchiesta Minotauro diventa tesi di laurea

Per la sua dissertazione MIriam Jawadi ha studiato la vicenda legata all'operazione antimafia in Canavese

L'inchiesta Minotauro diventa tesi di laurea
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L'inchiesta Minotauro diventa tesi di laurea: Miriam Jawadi, oggi ricercatrice in Portogallo, per la sua dissertazione ha studiato le vicende legate all'operazione antimafia in Canavese.

L'inchiesta Minotauro

Dodici anni fa l’Operazione Minotauro, con i suoi 142 arresti, travolgeva il tessuto sociale ed economico piemontese e anche canavesano, segnando di fatto un prima e un dopo. E c’è chi di quella complessa vicenda e delle sue espressioni nel territorio ha fatto materia di studio fino a realizzarne persino una tesi di laurea. Miriam Jawadi (nella foto) oggi è ricercatrice in Portogallo (dopo aver vinto un bando per un progetto europeo su tematiche relative a crisi, criminalità e politiche migratorie), ma solo l’anno scorso si è laureata in sociologia all’Università di Torino proprio con un elaborato finale sulla Minotauro in Canavese.

La tesi

Originaria di Siracusa, a 19 anni Miriam si trasferisce a Torino per intraprendere il proprio percorso accademico, completando dapprima il ciclo triennale in scienze e politica internazionale e passando poi a studi sociologici negli anni della magistrale. Seguendo i corsi del professor Rocco Sciarrone, sociologo della criminalità organizzata ed esperto di ‘ndrangheta, Jawadi decide di approfondire sotto la guida di quest’ultimo il tema della grande operazione antimafia in Alto Canavese (e in particolare a Rivarolo) e farne l’oggetto della propria dissertazione. Un lavoro di circa 250 pagine, costruito a partire da uno studio certosino degli atti giudiziari e delle intercettazioni ma anche sulla base di interviste a 33 soggetti tra politici, amministratori (attuali ed ex), cittadini e imprenditori del territorio. Obiettivo della tesi è anche quello di comprendere le ricadute e la «ricezione» di un evento come Minotauro sulla popolazione di piccole realtà locali, scoprendo che le percezioni e le opinioni dei canavesani sono le più eterogenee: da chi assume atteggiamenti al limite del «negazionismo» a chi non mostra alcun dubbio rispetto ad infiltrazioni mafiose in determinati contesti locali.

La mafia al Nord

E il lavoro di Miriam offre anche un quadro molto lucido sul modus operandi della criminalità organizzata nell’Italia settentrionale: «La mafia al Nord opera in modo diverso rispetto al Sud - dice Jawadi -. Ha infatti quella che viene chiamata “capacità di adattamento” che anche in conseguenza dei legami corruttivi che si vengono a creare con gli apparati politici e l’imprenditoria la rende quasi “invisibile”, tramite negoziazioni». Solo per dare un’idea della qualità delle sue ricerche nel campo, Jawadi lo scorso anno si è aggiudicata un bando grazie al quale si è dato vita a un podcast di Unito su mafie e antimafia: martedì 19 marzo 2024, ad essere intervistato sul tema è stato proprio il professor Sciarrone, relatore di Miriam.

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