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Luca Squinzani dal calcio alla pittura

Allenatore di professione, ora è uno dei più interessanti artisti leinicesi

Luca Squinzani dal calcio alla pittura
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Luca Squinzani dal calcio alla pittura, allenatore di professione, ora è uno dei più interessanti artisti leinicesi.

Luca Squinzani dal calcio alla pittura

«Mi è sempre interessato indagare sul quotidiano, nell’essenza delle persone». Ogni artista è, chi più e chi meno, un osservatore critico della vita, degli eventi. A non farne eccezione è uno dei più interessanti artisti emergenti leinicesi, Luca Squinzani, 43 anni, allenatore di calcio professionista. L’arte e l’attivismo hanno spesso viaggiato insieme grazie ad artisti che hanno utilizzato la loro creatività, la loro immaginazione e le loro capacità come mezzo per esprimere il dissenso e porre i riflettori sugli allarmi sociali o ambientali.

La pittura di Squinzani

La pittura di Squinzani, materica e stesa con convinta precisione su faesite e tele grezze, graffia e solleva consapevolezza su questioni che animano il dibattito: la povertà, le guerre, l’immigrazione, le discriminazioni, la solitudine, l’emarginazione. «Fin da giovanissimo – racconta il giramondo dal Qatar al Al Sadd all’Inghilterra al Fulham per seguire la propria passione e le offerte di lavoro nel mondo sportivo - ho avuto la fortuna di conoscere due grandi artisti del panorama nazionale: Sergio Unia, scultore dalle eccellenti abilità e Pietro Augusto Cassina, pittore dalle rare capacità». Sono proprio loro a stimolare Luca fin da piccolo, fin da quando frequenta la bottega del padre barbiere Daniele che, nel frattempo che taglia barba e capelli, ama chiacchierare d’arte con i due celebri artisti. «Il disegno ha sempre avuto un ruolo importante nella mia vita – racconta – e questa passione l’ho tenuta viva seguendo le indicazioni dei due artisti». Le superiori da geometra e l’università di architettura non fatto altro che mantenere Squinzani vicino al disegno, alle proporzioni, al gusto. Elementi che lo aiutano a dargli maggiore consapevolezza nelle sue capacità e nella sua visione pittorica. Negli Stati Uniti, dov’è impegnato per lavoro, segue anche un percorso formativo che lo porta a conseguire una laurea breve proprio in arte. E poi il ritorno in Italia, ai pennelli e al cavalletto. L’attenzione su temi scottanti e urgenti nei diversi Paesi del mondo lo attraggono ma ad essi alterna vedute, paesaggi, nature morte e composizioni floreali. «Ora mi auguro che qualche galleria si interessi ai miei dipinti – prosegue Squinzani – e mi dia la possibilità di far conoscere la complessità del mio mondo e della mia arte». Un’arte che comunica messaggi dal profondo significato simbolico, che suscitano emozioni e che spingono lo spettatore alla riflessione se non all’azione.

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