Presentato a Castellamonte il film “La bambina che non sapeva odiare”
Presentato a Castellamonte il film “La bambina che non sapeva odiare”, progetto dell'associazione La Memoria Viva.
“La bambina che non sapeva odiare”
Saranno Eleonora Giorgi, Stefania Rocca, Massimo Dapporto e Daniela Fazzolari (nostra Ambasciatrice della Memoria) gli interpreti principali del film “La bambina che non sapeva odiare”, presentato ieri nella bella cornice del Castello di Castellamonte. Ma ci saranno anche altri “Ambasciatori de La Memoria Viva”, interpreti di parti piccole ma significative, come Stefano Andreotti (figlio dell’ex senatore Giulio Andreotti), Alessandra Ferraro (caporedattore Rai della sede di Aosta), Emilio Champagne, e 55 fra comparse generiche e comparse speciali scelte in Canavese, una settimana fa, nel casting che si è svolto a Castellamonte, fra le quali molti bambini, oltre ad un cospicuo numero di figuranti e comparse scelte dalla produzione.
Il progetto
Il progetto dell’Associazione La Memoria Viva nasce da una intervista realizzata a Cracovia un anno fa, ed è quello di portare sul grande schermo la vera storia di Lidia Maksymowicz, oggi elegante signora ottantenne che vive a Cracovia, ma che nel 1943 ad Auschwitz, a soli 3 anni, fu prigioniera nel campo dove il dottor Mengele, meglio conosciuto come "l'angelo della morte", effettuava i suoi folli esperimenti sui bambini ebrei. La madre, costretta a partecipare ad una marcia della morte, promise e giurò alla bambina che un giorno sarebbe tornata a prenderla. Lidia sopravvisse a quell'orrore e, come tutti i prigionieri di Auschwitz, fu liberata nel gennaio del 1945 dai soldati sovietici e data in adozione ad una famiglia polacca, dove visse la sua gioventù immaginando che la madre fosse scomparsa nella marcia della morte. Ma un giorno, nel 1962, qualcuno bussò alla sua porta... Il titolo del film nasce da una frase che Lidia ripete in ogni occasione: "se dovessi vivere pensando ad odio e vendetta farei un danno a me stessa e alla mia anima, e sarei io quella malata: l'odio ucciderebbe anche me". La lavorazione del film è iniziata a marzo, il primo ciack è previsto per la fine di agosto e tutto il film sarà girato in autunno fra la Polonia (a Cracovia, dove ha vissuto e vive Lidia Maksymowicz e dove c’è il campo di sterminio di Auschwitz nel quale è stata prigioniera), Carpi nel campo di Fossoli, in Canavese e in particolare a Castellamonte dove saranno ricostruite situazioni e ambienti storici e dell’epoca, a Les Combes di Introd in Valle d’Aosta (da dove partirà tutta la storia) e in Toscana.
Alle musiche originali del film sta lavorando Guido De Gaetano, allievo di Sergio Leone, il tutto sotto la supervisione e la guida del regista Giambattista Assanti, già regista di film come “Il giovane Pertini” e “Ultima fermata” e per la produzione della Stemo Production, una casa di produzione indipendente che gira pochi film all’anno ma di qualità.
Patrocinio del Parlamento europeo
Fra i patrocini già concessi in primis l'alto patrocinio del Parlamento Europeo, quelli dell'Unar (Dipartimento per le Pari Opportunità Presidenza del Consiglio dei Ministri), dell'Ambasciata d'Italia in Polonia, del Consolato Onorario d'Italia in Cracovia, dell'Istituto Italiano di Cultura a Cracovia, della Città Metropolitana di Torino, del Comune di Introd e dell'Anpi provinciale di Torino, mentre altri sono in arrivo, ed è possibile anche il patrocinio dell'ente Museo di Auschwitz-Birkenau, che attende la sceneggiatura definitiva per il suo assenso. La prima mondiale del film è prevista per il 27 Gennaio 2021 a Cracovia, mentre la prima italiana è programmata a Roma il 29 Gennaio 2021 con presentazione al Senato della Repubblica.
La Memoria Viva e Stemo Production
Per questo progetto La Memoria Viva metterà a disposizione della Stemo Production la storia e i diritti su di essa acquisiti, tutto l’aiuto logistico e di comunicazione e le sue competenze professionali oltre alla disponibilità dei suoi “ambasciatori”, mentre onori ed oneri del film saranno delle Stemo Production, che in accordo con La Memoria Viva devolverà una parte degli incassi al netto delle spese di produzione ad associazioni e/o enti che operino in Italia e in Europa per la conservazione della memoria, fra i quali il Museo di Auschwitz-Birkenau al quale sarà devoluto il 25% degli incassi netti mondiali del film.
Il messaggio della senatrice Liliana Segre
Fra i tanti messaggi giunti per la presentazione quello della senatrice Liliana Segre, anche lei “Ambasciatrice de La Memoria Viva”: “Non sono una critica cinematografica, ho però la storia sulla pelle. L’odio è una tempesta. La nostra Europa, casa comune, nasce da quella devastazione. Se siamo qui, ora, a ripercorrere i sentieri della memoria, percorso imperfetto di ricucitura civile, è per dire, ancora una volta: mai più! Non dobbiamo mai perdere di vista il significato della parola Libertà, il bene pubblico più prezioso. La Costituzione repubblicana ci ha consentito di entrare nell’età dei diritti, senza condizioni. Quella Carta straordinaria ha abbattuto il pregiudizio rendendoci tutti uguali davanti alla legge senza distinzione di... Una condizione straordinaria ma terribilmente fragile. La democrazia che è il privilegio degli uomini e donne libere ha bisogno di un buon grado di manutenzione, a questo serve la memoria, a questo serve il buon cinema. Se poi qualcuno avesse ancora voglia di nutrire sentimenti d’odio sappiate che chi odia sta dalla parte sbagliata della storia”.